“PARTO O NON PARTO - TRE UOMINI IN VIAGGIO” CAZZEGGI DI TRE AMICI AL BAR.

AL TEATRO TIRSO DE MOLINA, I 101 TORNANO... ALLA CARICA .

di Salvatore Scirè 28/03/2022
Visto e recensito
PARTO O NON PARTORoma. I Centonuno (al secolo: Luca Latino, Flavio Moscatelli ed Ezio Passacantilli) ritornano dopo appena un mese sul palcoscenico del Teatro Tirso de Molina con un altro divertente lavoro, dal titolo “Parto o non parto - tre uomini in viaggio”.  

Come abbiamo già scritto in precedenti recensioni, i tre (o se preferite... i Centouno!!!) hanno fatto della naturalezza la chiave del loro successo: il loro modo di interagire è (o sembra) totalmente spontaneo; quando discutono e “cazzeggiano” insieme davanti al pubblico, si ha veramente l’impressione che stiano nella piazzetta sotto casa,  insomma i proverbiali tre amici al bar.

E questa volta la storia che raccontano è veramente molto particolare: Luca, giovane avvocato di buona famiglia, è in partenza per la Grecia con due vecchi amici e compagni di scuola, Flavio ed Ezio: alla soglia dei trent’anni, vogliono ritornarci per celebrare il viaggio fatto a suo tempo per festeggiare la maturità appena conseguita. Certamente, da allora molte cose sono cambiate, salvo che per Flavio, rimasto un inconcludente bohémien e figlio di un falegname! Però, grande tombeur de femmes...

Ovviamente, le ore che precedono l’imbarco servono per dar vita a una serie di divertenti e paradossali situazioni, che verso la fine lasciano il posto a una seria problematica che piomba sulle loro teste, quella della paternità: tanto desiderata e difficile da raggiungere (da parte di Luca) e involontario incidente di percorso per Flavio, pronto a tutto pur di scampare il pericolo!!!

Nell’ultima scena, i tre si rivedono nella vacanza in Grecia di 12 anni prima, freschi di maturità.... ricordi spensierati di un momento felice. Oppure, invertendo l’ordine interpretativo, si potrebbe ipotizzare che i tre ragazzi, mentre si divertono con giovanile irruenza, hanno una specie di premonizione oppure un sogno di ciò che potrebbe essere la loro condizione alcuni anni più tardi?

Insomma, tutta questa premessa, per spiegare come un “turbinio di situazioni assurde trasformerà questa notte in un palcoscenico di comicità, dando sfogo ad ansie, paure, fragilità e tante situazioni comiche e colme di tenerezza”.

Per concludere, uno spettacolo veramente piacevole e divertente, e anche con qualche spunto di sana riflessione.  Una commedia scritta dai tre giovanotti a 6 mani, che vale la pena andare a vedere: loro sono molto bravi e il pubblico si diverte!
 
Fino  al 3 aprile 2022 
Teatro Tirso De Molina,
via Tirso 89 – Roma
Info: 06.8411827

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