“LO SCIUPAFEMMINE”... SCIUPATO DAL VIRUS...
CALA IL SIPARIO ANCHE AL TEATRO DELLE MUSE A CAUSA DELL’EMERGENZA NAZIONALE.
di Salvatore Sciré
09/03/2020
Recensione

In platea eravamo non più di 15 persone, rigorosamente distanziate come prescritto: una poltrona si e due no. Tutti amici, ovviamente, accorsi per testimoniare vicinanza ed affetto, solidarietà e comprensione, agli altri amici che si esibivano sul palcoscenico, in uno spettacolo bello, ma complesso, provato duramente per un paio di mesi circa. Due mesi di preparazione, per due sole repliche!
Abbiamo provato una sensazione strana. Abbiamo percepito qualcosa di surreale, di artefatto, di impalpabile pesantezza.
In effetti, erano già state disdette oltre 500 prenotazioni; e questo fenomeno ha solo un nome: panico!
Voglio solo pensare che coloro che frequentano i teatri siano più saggi e prudenti, rispetto agli habitués degli happy hour o degli irrinunciabili aperitivi. Sicuramente è così.
La compagnia aveva già deciso di buttare l’ancora e di fermarsi, ancor prima dell’imperativo governativo.
E va bene così: la salute è un bene indispensabile, non trattabile e non negoziabile.
Però, sarebbe importante se qualcuno, in alto loco (un ministro dei Beni Culturali, ad esempio?) si ricordasse delle difficoltà in cui versa da sempre il teatro. Si ricordasse di quanta fatica ci vuole per mettere su uno spettacolo, che quando va bene ti fa recuperare le spese o poco più. Di quanto spesso – troppo spesso! – gli affitti dei teatri (per i gestori e di conseguenza per le compagnie ospiti) siano esagerati, esosi, ingiustificati.
L’auspicio è che la crisi del coronavirus possa portare, in sede di ripresa economica, a una diversa attenzione da parte delle alte sfere!
“Ha dda passà a nuttata!”, diceva il grande Eduardo. E questa triste e interminabile nottata certamente passerà: bisogna solo contare quanti sogni lascerà interrotti!
La nottata passerà, il teatro riprenderà a vivere, perché il teatro è vita, da oltre duemila anni!
E questo avverrà grazie anche a quei coraggiosi artisti che l’altra sera hanno voluto – e sottolineo voluto! – esibirsi per 15 amici, rifiutandosi di ammainare l’ideale bandiera che li guida.
Dovevamo parlare della commedia... giusto, ma diventa secondario!
Però possiamo dire che il lavoro è risultato assai piacevole e divertente, costruito con la solita cura registica, con una scenografia essenziale in cui i cambi di alcune componenti diventavano magicamente delle controscene di riempimento. Lo “sciupafemmine” tenta di amare tre donne contemporaneamente, poi è costretto ad arrendersi e con un’alzata d’ingegno le fa incontrare tutte e tre, pensando che forse.... Ma le cose non vanno esattamente come lui sperava!
Geppi Di Stasio e Roberta Sanzò sono marito e moglie. Accanto a loro Patrizia Tapparelli e Giorgia Lepore, nel ruolo delle amanti. Complimenti vivissimi a tutti e quattro, per la loro bravura e soprattutto per la loro coraggiosa professionalità.
Ovviamente, la commedia verrà riprogrammata per la prossima stagione: sarebbe un vero peccato sprecarla! E saremo in tanti, che volentieri torneremo a vederla! In una sala sicuramente piena!
VIVA IL TEATRO!
Teatro delle Muse
Via Forli 43, Roma
Info: 06.44233649 – 06.44119185 – 349.8953207
www.teatromuse.it