“LETIZIA VA ALLA GUERRA,LA SUORA, LA SPOSA E LA PUTTANA” DI AGNESE FALLONGO
AL TEATRO MANZONI DI ROMA DA UN’IDEA DI ADRIANO EVANGELISTI CHE NE È ANCHE REGISTA
SALVATORE SCIRE'
15/01/2025
VISTO E RECENSITO

La drammaturgia è scritta da Agnese Fallongo, mentre l’idea è di Adriano Evangelisti che ne ha curato anche la regia, grazie anche al coordinamento creativo di Raffaele Latagliata.

Protagonisti raffinati ed efficaci, la stessa Agnese Fallongo e Tiziano Caputo, che ritornano al Manzoni dopo il grande successo registrato nelle scorse stagioni con gli spettacoli I Mezzalira e Fino alle Stelle.
Diciamo subito che si tratta di messe in scena assai particolari, dove il racconto avviene non solo con la parola, ma anche con la musica: Tiziano Caputo, infatti, si rivela un ottimo chitarrista e i due recitano e cantano. Sia questo lavoro, sia i precedenti, si caratterizzano per due aspetti fondamentali: “la poetica di sfiorare il presente attraverso il passato.
Raccontare, cioè, le storie delle generazioni che ci hanno preceduti per riuscire a comprendere meglio il momento presente: non saprai mai dove vai se non sai da dove vieni.” E di conseguenza, “il recupero della tradizione orale, dei racconti, della memoria di un passato ancora vivo, presente, palpitante… con particolare attenzione alla “scelta del dialetto, inteso come lingua del cuore”, dal momento che “l'Italia è il paese con il maggior numero di dialetti al mondo e il poter attingere da questo infinito bacino dal sapore inconfondibilmente nostrano costituisce un’enorme ricchezza, spesso sottovalutata.”
Con queste interessanti premesse è stato costruito uno spettacolo che si rivela assai piacevole e godibile. Letizia diventa di fatto un archetipo: così si chiamano tre donne del popolo, che in epoche diverse hanno visto la loro vita sconvolta dagli eventi bellici; e non solo! Però tutt’e tre si riveleranno pronte a ogni sacrificio, anche estremo, in nome dell’amore.

Lo spettacolo, prodotto dal Teatro de Gli Incamminati in collaborazione con ARS Creazione e Spettacolo, appare subito ben costruito e ben recitato, e riesce ad affascinare lo spettatore grazie a queste sue caratteristiche, per le musiche eseguite (quelle originali composte appositamente da Caputo), per le storie narrate, che ci riportano magicamente a tempi andati, ma che allo stesso tempo ci fanno rivivere un pezzo di storia del nostro Paese.
di Salvatore Scirè
In scena fino al 26 gennaio 2025
TEATRO MANZONI
Via Monte Zebio, 14 - Roma
www.teatromanzoniroma.it
Per info e prenotazioni:
Tel. 06.3223634 - 327.8959298 info@teatromanzoniroma.it