LEO GULLOTTA E LA SUA SICILIA SEGRETA
OMAGGIO E SOSTEGNO DEL GRANDE ATTORE A DIFESA DEL PRESIDIO CULTURALE DEL TEATRO ARCOBALENO
di Salvatore Scirè
30/04/2019
Visto e recensito
Roma. Al Teatro Arcobaleno si sono appena concluse le repliche di MINNAZZA, Miti e pagine di Sicilia, un gradito e gradevole spettacolo che ha visto come unico protagonista uno straordinario Leo Gullotta, il quale – con la sua presenza – ha voluto dimostrare concretamente una personale vicinanza a questo spazio culturale, condividendone i valori. Mantenendo così una promessa pubblica, formulata quando questo importante spazio è stato ingiustamente “privato” dal beneficio di quei modesti contributi ministeriali, vitali per chi fa realmente cultura e spettacolo di livello.
Ma torniamo a Minnazza: si tratta di una statuetta antica, raffigurante un corpo di donna con due grossi seni (da cui, in dialetto siciliano, l’espressione “minnazza”). Un omaggio, quindi, alla fertilità femminile, che diventa metafora di ricchezza culturale; ed è proprio grazie a questa chiave di lettura che Gullotta ha voluto rendere omaggio alla sua amata Sicilia.
Lo spettacolo inizia in modo spumeggiante, coinvolgendo il pubblico e ricordando il quartiere della fanciullezza a Catania, “U Fortinu”, riportandoci indietro nel tempo, e illustrando con la sua parola colori e atmosfere dell’epoca.
Ma Gullotta ha voluto anche leggere brani letterari, poesie, novelle di vari autori, da Ignazio Buttitta a Salvatore Quasimodo, da Leonardo Sciascia ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Fava a Luigi Pirandello. Senza tralasciare un omaggio sentito ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; ma raccontando anche la favola popolare di Cola Pesce. Insomma, passando con leggera naturalezza dai ricordi con cui racconta “a me carusanza” (la mia adolescenza), fino al pensiero commosso per i migranti vittime del mare.
Nel complesso, abbiamo assistito a uno spettacolo interessante e piacevole, molto gradito dal pubblico che ha fatto registrare per tre sere il “tutto esaurito”, a testimonianza della stima affettuosa per l’artista, Leo Gullotta, straordinario come sempre, ma anche al Teatro Arcobaleno.
Uno spettacolo concepito e diretto da Fabio Grossi e preziosamente arricchito da suggestive musiche per fisarmonica scritte dal M° Germano Mazzocchetti.
Uno spettacolo che ci auguriamo ritorni presto al Teatro Arcobaleno, per consentire a tantissimi altri spettatori di emozionarsi e di commuoversi.
TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico)
Via F. Redi 1/a - 00161 Roma
Tel./ Fax 06.44248154 - Cell. 320.2773855
e-mail: info@teatroarcobaleno.it
sito: www.teatroarcobaleno.it
Ma torniamo a Minnazza: si tratta di una statuetta antica, raffigurante un corpo di donna con due grossi seni (da cui, in dialetto siciliano, l’espressione “minnazza”). Un omaggio, quindi, alla fertilità femminile, che diventa metafora di ricchezza culturale; ed è proprio grazie a questa chiave di lettura che Gullotta ha voluto rendere omaggio alla sua amata Sicilia.
Lo spettacolo inizia in modo spumeggiante, coinvolgendo il pubblico e ricordando il quartiere della fanciullezza a Catania, “U Fortinu”, riportandoci indietro nel tempo, e illustrando con la sua parola colori e atmosfere dell’epoca.
Ma Gullotta ha voluto anche leggere brani letterari, poesie, novelle di vari autori, da Ignazio Buttitta a Salvatore Quasimodo, da Leonardo Sciascia ad Andrea Camilleri, da Giuseppe Fava a Luigi Pirandello. Senza tralasciare un omaggio sentito ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; ma raccontando anche la favola popolare di Cola Pesce. Insomma, passando con leggera naturalezza dai ricordi con cui racconta “a me carusanza” (la mia adolescenza), fino al pensiero commosso per i migranti vittime del mare.
Nel complesso, abbiamo assistito a uno spettacolo interessante e piacevole, molto gradito dal pubblico che ha fatto registrare per tre sere il “tutto esaurito”, a testimonianza della stima affettuosa per l’artista, Leo Gullotta, straordinario come sempre, ma anche al Teatro Arcobaleno.
Uno spettacolo concepito e diretto da Fabio Grossi e preziosamente arricchito da suggestive musiche per fisarmonica scritte dal M° Germano Mazzocchetti.
Uno spettacolo che ci auguriamo ritorni presto al Teatro Arcobaleno, per consentire a tantissimi altri spettatori di emozionarsi e di commuoversi.
TEATRO ARCOBALENO (Centro Stabile del Classico)
Via F. Redi 1/a - 00161 Roma
Tel./ Fax 06.44248154 - Cell. 320.2773855
e-mail: info@teatroarcobaleno.it
sito: www.teatroarcobaleno.it