IL TEATRO ARCOBALENO VIVE E VINCENZO ZINGARO HA PRESENTATO LA NUOVA PRESTIGIOSA STAGIONE
NOMI DI GRANDE RICHIAMO COME FRANCESCA BENEDETTI, LEO GULLOTTA, GLAUCO MAURI, EDOARDO SIRAVO, ISABEL RUSSINOVA, BLAS ROCA REY, INSOMMA UN CARTELLONE MEMORABILE
di Vito Bruschini
27/09/2018
Teatro
ROMA. Ormai siamo in trincea e aspettiamo con ansia i bollettini di guerra, perché il Teatro (quello maiuscolo) è ferito a morte, è moribondo, ma per colpa di chi? (Ci chiederete). Il nemico è nascosto (ma mica tanto) nei meandri delle commissioni consultive del FUS che quest’anno (su basi discrezionali assolutamente opinabili) hanno escluso dai contributi realtà artistiche teatrali storiche come appunto quella della Compagnia Castalia del teatro Arcobaleno che da 26 anni porta avanti con coerenza, grande professionalità e perfezione filologica spettacoli teatrali dedicati agli antichi classici romani e greci.
Tanto per comprendere lo spessore culturale della Compagnia Castalia, fondata appunto 26 anni fa da Zingaro, è necessario sapere che fin’ora ha prodotto oltre tremila repliche applaudite da un totale di quasi cinquecentomila ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Roma e del Lazio. Sicuramente molti di quei ragazzi sono diventati spettatori teatrali. Ѐ indubbio quindi il contributo della Castalia alla crescita culturale di Roma (e tutto ciò senza considerare il pubblico adulto serale).
Ebbene, come ha spiegato all’inizio della presentazione della nuova stagione lo stesso Vincenzo Zingaro, quest’anno a causa della mancanza di erogazione della sovvenzione, il teatro stava per chiudere i battenti. Ma Zingaro è un combattente nato, ha chiesto aiuto ai suoi colleghi del teatro e i teatranti che hanno risposto con generosità al suo appello. Zingaro così anche quest’anno ha potuto realizzare un cartellone tra i più prestigiosi di quelli romani.
All’Arcobaleno in questa stagione ci sarà Leo Gullotta con Minnazza, che propone un racconto che si snoda dalle origini della letteratura dell’isola dei Ciclopi fino ai nostri giorni, tra il sorriso e la denuncia civile.
Giuseppe Argirò affronta le eroine della drammaturgia classica antica nei due spettacoli Le Troiane ed Ecuba con la straordinaria Francesca Benedetti, che ha appena ricevuto il premio Le Maschere del Teatro Italiano (l’oscar teatrale italiano).
In cartellone c’è anche un gigante della nostra scena, Glauco Mauri che, con Roberto Sturno, esplora il più celebre mito della storia, il mito di Edipo nel recital Edipo-Il Mito a cura di Alessandro Baricco.
In Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, Edorado Siravo e Silvia Siravo, diretti da Giuseppe Argirò, ripercorrono il racconto di un uomo ai margini della vita.
Blas Roca Rey tra parole e musica rievocherà gli eroi immortali dell’Iliade nella riscrittura di Alessandro Baricco.
Isabel Russinova sarà Maria Luisa, L’ultima dei Medici, la mecenate che vietò di portare fuori da Firenze le opere d’arte che ancora oggi possiamo ammirare in una delle città più artistiche d’Italia (e quindi del mondo).
In programma anche A Porte Chiuse di Sartre con l’adattamento e la regia di Gianni Leonetti.
Seguirò Francesco Polizzi con L’Isola degli Schiavi di Marivaux.
Le feste di Natale saranno rallegrate dalla fiaba per grandi e piccini Rudens di Plauto, per l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro con Annalena Lombardi, Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali, Piero Sarpa, Rocco Militano, Laura De Angelis.
Caterina Costantini dirige e interpreta La Vita che ti diedi il capolavoro di Pirandello, poco frequentato, ma di fenomenale intensità e pathos.
In cartellone anche Il Mercante di Venezia di Shakespeare con la regia di Ilaria Testoni e un bravissimo Mauro Mandolini che con grande umiltà, nel corso della presentazione, ha dichiarato che «è un grande onore interpretare ruoli così importanti perché pur essendo io un mortale di poco conto, però posso dire battute che sono immortali». Ecco, questa è la magia del palcoscenico e la grandezza degli uomini che lo popolano.
Si chiude la stagione con l’Orlando Furioso di Ariosto diretto e interpretato da Vincenzo Zingaro che, dopo il successo di Epops, condurrà gli spettatori nell’avvincente mondo dell’epica cavalleresca in uno spettacolo dove parola e musica si fondono, dando vita a un grande viaggio dell’anima.
Ma come inizierà la stagione? Con una spettacolare sorpresa: l’operetta. Dal 4 al 14 ottobre 2018 sarà rappresentata una spumeggiante versione della celebre operetta Lo Strano Paese dei Campanelli con Edoardo Guarnera e l’incantevole voce di Annalena Lombardi.
Mai come quest’anno il Teatro Arcobaleno ha bisogno del calore del suo pubblico.
Tanto per comprendere lo spessore culturale della Compagnia Castalia, fondata appunto 26 anni fa da Zingaro, è necessario sapere che fin’ora ha prodotto oltre tremila repliche applaudite da un totale di quasi cinquecentomila ragazzi delle scuole primarie e secondarie di Roma e del Lazio. Sicuramente molti di quei ragazzi sono diventati spettatori teatrali. Ѐ indubbio quindi il contributo della Castalia alla crescita culturale di Roma (e tutto ciò senza considerare il pubblico adulto serale).
Ebbene, come ha spiegato all’inizio della presentazione della nuova stagione lo stesso Vincenzo Zingaro, quest’anno a causa della mancanza di erogazione della sovvenzione, il teatro stava per chiudere i battenti. Ma Zingaro è un combattente nato, ha chiesto aiuto ai suoi colleghi del teatro e i teatranti che hanno risposto con generosità al suo appello. Zingaro così anche quest’anno ha potuto realizzare un cartellone tra i più prestigiosi di quelli romani.
All’Arcobaleno in questa stagione ci sarà Leo Gullotta con Minnazza, che propone un racconto che si snoda dalle origini della letteratura dell’isola dei Ciclopi fino ai nostri giorni, tra il sorriso e la denuncia civile.
Giuseppe Argirò affronta le eroine della drammaturgia classica antica nei due spettacoli Le Troiane ed Ecuba con la straordinaria Francesca Benedetti, che ha appena ricevuto il premio Le Maschere del Teatro Italiano (l’oscar teatrale italiano).
In cartellone c’è anche un gigante della nostra scena, Glauco Mauri che, con Roberto Sturno, esplora il più celebre mito della storia, il mito di Edipo nel recital Edipo-Il Mito a cura di Alessandro Baricco.
In Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, Edorado Siravo e Silvia Siravo, diretti da Giuseppe Argirò, ripercorrono il racconto di un uomo ai margini della vita.
Blas Roca Rey tra parole e musica rievocherà gli eroi immortali dell’Iliade nella riscrittura di Alessandro Baricco.
Isabel Russinova sarà Maria Luisa, L’ultima dei Medici, la mecenate che vietò di portare fuori da Firenze le opere d’arte che ancora oggi possiamo ammirare in una delle città più artistiche d’Italia (e quindi del mondo).
In programma anche A Porte Chiuse di Sartre con l’adattamento e la regia di Gianni Leonetti.
Seguirò Francesco Polizzi con L’Isola degli Schiavi di Marivaux.
Le feste di Natale saranno rallegrate dalla fiaba per grandi e piccini Rudens di Plauto, per l’adattamento e la regia di Vincenzo Zingaro con Annalena Lombardi, Fabrizio Passerini, Ugo Cardinali, Piero Sarpa, Rocco Militano, Laura De Angelis.
Caterina Costantini dirige e interpreta La Vita che ti diedi il capolavoro di Pirandello, poco frequentato, ma di fenomenale intensità e pathos.
In cartellone anche Il Mercante di Venezia di Shakespeare con la regia di Ilaria Testoni e un bravissimo Mauro Mandolini che con grande umiltà, nel corso della presentazione, ha dichiarato che «è un grande onore interpretare ruoli così importanti perché pur essendo io un mortale di poco conto, però posso dire battute che sono immortali». Ecco, questa è la magia del palcoscenico e la grandezza degli uomini che lo popolano.
Si chiude la stagione con l’Orlando Furioso di Ariosto diretto e interpretato da Vincenzo Zingaro che, dopo il successo di Epops, condurrà gli spettatori nell’avvincente mondo dell’epica cavalleresca in uno spettacolo dove parola e musica si fondono, dando vita a un grande viaggio dell’anima.
Ma come inizierà la stagione? Con una spettacolare sorpresa: l’operetta. Dal 4 al 14 ottobre 2018 sarà rappresentata una spumeggiante versione della celebre operetta Lo Strano Paese dei Campanelli con Edoardo Guarnera e l’incantevole voce di Annalena Lombardi.
Mai come quest’anno il Teatro Arcobaleno ha bisogno del calore del suo pubblico.