“A MIRROR”, CON NINNI BRUSCHETTA E CLAUDIO “GREG” GREGORI
UNO SPETTACOLO FALSO E NON AUTORIZZATO. GLLI ALTRI INTERPRETI: FABRIZIO COLICA, PAOLA MICHELINI E GIANLUCA MUSIU
SALVATORE SCIRE'
23/03/2025
VISTO E RECENSITO

Tutti concetti che sono effettivamente distanti anni luce dalla cultura e dalla tradizione british e che sembrano ispirarsi piuttosto a regimi dittatoriali e superburocratizzati che ci ricordano il veterostalinismo, la Corea del Nord, repubbliche delle banane o altre cose del genere. Stupisce, quindi, che una donna inglese dei nostri tempi, decida di calarsi in atmosfere per noi tutti oggi impensabili, per farne una satira, sottilmente giocata sull’ironia tipicamente british e con l’intento di mettere a fuoco il sottile confine che separa la politica e il potere (che ne è l’espressione) dall’arte in tutte le sue articolazioni.
A Mirror ci racconta, infatti, la storia di uno stato immaginario, dominato da superburocrati in carriera, e di artisti che sono obbligati a cedere alle pressioni e alle coercizioni (a volte anche di natura violenta).
Sicuramente una scelta coraggiosa, quella di Sam Holcroft, come ci spiega meglio il regista Giancarlo Nicoletti: “Di certo è un lavoro attualissimo che parla a tutti, perché affronta temi che sono sempre più all’ordine del giorno: la verità, la libertà d’espressione, gli stratagemmi - spesso subdoli - con cui i potenti piegano il mondo al proprio volere; un lavoro che parla anche dell’eterna dicotomia fra finzione scenica e verità della vita vissuta, di come il confine fra le due spesso sia labile e della condizione degli artisti (e di quanto non si possa farne a meno). Il meccanismo teatrale del copione, perfetto nel suo alternare più livelli come un sistema di scatole cinesi e a cambiare continuamente il punto di vista, fino al sorprendente epilogo finale, è ciò che ha appassionato tutta la compagnia fin dall’inizio.”
La tecnica scelta dall’autrice è quella classica del “teatro nel teatro”, che però, nel caso in questione, diventa addirittura “teatro nel teatro nel teatro” !
Infatti, le sensazioni e i punti di vista cambiano più volte, fino a una conclusione che è certamente impensabile e inattesa.
All’inizio, il pubblico viene invitato a partecipare ad un matrimonio tra Leo e Nina, ma l’improvviso sopraggiungere della polizia ci spiega che quel matrimonio in realtà era solo un escamotage per provare a leggere un copione, che, però, a sua volta....
Beh, altro non ci sentiamo di aggiungere, se volete scoprire come stanno effettivamente le cose!!!
Il cast è di tutto rispetto: Ninni Bruschetta, Claudio “Greg” Gregori, Fabrizio Colica, Paola Michelini e Gianluca Musiu danno vita a personaggi mutevoli, nell’indole e nelle intenzioni: quale sarà quello vero? Anche la regia di Giancarlo Nicoletti (che ne ha curato l’adattamento italiano) risulta particolarmente efficace e curata: non è affatto semplice condurre un gioco scenico piuttosto complesso in tutti i suoi passaggi.
Le scene di Alessandro Chiti sono come sempre ben curate, le musiche originali sono di Mario Incudine e i costumi di Giulia Pagliarulo.
La commedia/thriller, prodotta da Viola Produzioni e Altra Scena ha avuto molto successo a Londra e rappresenta di sicuro un esperimento interessante ed impegnativo. Da vedere.
di Salvatore Scirè
Fino al 30 marzo 2025
SALA UMBERTO Via della Mercede, 50, 00187 Roma
Info: 06.6794753 – whatsapp 345.9409718 - prenotazioni@salaumberto.com
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