“TI LASCIO UNA CANZONE” VISTO AL PETROLINI CON IL MAESTRO PAOLO GATTI

UN OMAGGIO AI CANTAUTORI ITALIANI DAGLI ANNI ’60 AGLI ANNI ’90.

di Salvatore Scirè 08/10/2020
Visto e recensito
cantautori petroliniRoma. Al Teatro Petrolini  è andato in scena uno spettacolo piacevole e molto gradito dal pubblico, dal titolo “Ti lascio una canzone”, ideato e diretto da Bruno De Stephanis

Si tratta di un omaggio ai cantautori italiani, dagli anni 60 agli anni 90, una interessante rivisitazione di quella che è la storia della canzone italiana più recente, dove noi – intendo quelli da 50 anni in su!!! – ritroviamo pezzi della nostra vita, che sono stati scanditi e segnati da quelle melodie.cantautori petrolini

La scelta artistica di questa bella carrellata, è stata quella di suddividere gli autori per città di origine, partendo proprio da Genova, che tanto ha dato al mondo cantautorale italiano: ecco, quindi, vibrare le melodie di Luigi Tenco, Gino Paoli, Sergio Endrigo, Umberto Bindi, Bruno Lauzi. E poi Milano, con Giorgio Gaber e Sergio Jannacci, ma anche Gino Santercole.

Per finire con Domenico Modugno, cantante del sud, che tanto ha dato alla diffusione della musica nel mondo: Volare ancora oggi viene cantata dal Polo Nord alla Polinesia!
Uno spettacolo molto gradevole, che come si diceva è riuscito a scaldare il pubblico, che si è sentito immediatamente coinvolto.

cantautori petroliniBruno De Stephanis, in veste di cantante e narratore di aneddoti storici, è stato coadiuvato da Stefania Salvatori, che si è occupata delle tastiere e degli arrangiamenti, oltre a rendere un graditissimo omaggio alla romanità di Gabriella Ferri.  E infine, un omaggio a Mia Martini eseguito da Federica Giusti. E dulcis in fundo, un doveroso ricordo di Lucio Dalla, in cui Bruno De Stephanis è stato accompagnato alla chitarra dal M° Paolo Gatti.

Uno spettacolo durato solo 4 giorni, che in tempo di restrizioni da Covid 19 è già un’impresa, ma uno spettacolo che, a quanto ha anticipato il protagonista e ideatore, è destinato a crescere e ad andare avanti.  In effetti, ne vale la pena!

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