SPETTACOLO DAL VIVO, LA SHOA DELLA CULTURA

INCONTRO ALLA CAMERA DEL MOVIMENTO PER LO SPETTACOLO DAL VIVO PER DENUNCIARE I DANNI DELLE COMMISSIONI DEL FUS

di Vito Bruschini 18/07/2018
Spettacolo dal vivo
spettacolo da vivo fusROMA. Vincenzo Zingaro, ha fondato e dirige Castalia, la compagnia teatrale che da ben 25 anni, anzi quest’anno fanno 26 anni, svolge una significativa attività teatrale di ricerca e studio delle origini del Teatro approfondendo in particolare lo studio della Commedia classica antica.

Per questa sua importante e costante attività (26 anni non sono uno scherzo) ha avuto il riconoscimento dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come organismo di produzione teatrale di interesse nazionale. La Compagnia di Zingaro ha ottenuto numerosi riconoscimenti all’estero, oltre che in Italia. Ha realizzato oltre duemila repliche dei suoi spettacoli classici, ha una collaborazione continuativa con l’Università di Roma, dove tra l’altro le regie di Vincenzo Zingaro vengono studiate e analizzate in diversi corsi di laurea. Ebbene, tutto questo per dire che quest’anno, il 2018, Castalia è stata esclusa dai contributi ministeriali, insieme a moltre altre realtà artistiche di eccellenza presenti in sala.

Cos’è successo? Per rispondere a questa domanda lo stesso Vincenzo Zingaro ha indetto con altri colleghi una conferenza stampa alla Camera dei deputati dove oltre ai giornalisti, sono intervenuti direttori di teatri, autori, e responsabili di compagnie teatrali, circensi e della danza provenienti da tutta Italia, perché non soltanto la Compagnia Castalia è stata esclusa dai contributi, ma anche numerose altre realtà dello “spettacolo dal vivo” che negli anni passati hanno dimostrato la loro solida struttura artistica e imprenditoriale come ad esempio la Teatro e Società srl di Pietro Mezzasoma. Ma allora “perché?”, è stata la domanda che tutti i convenuti si sono posti. Cosa è successo quest’anno alle commissioni consuntive del FUS?

All’apertura dei lavori Vincenzo Zingaro ha dichiarato la nascita del “Movimento per lo spettacolo dal vivo”, un nuovo organismo che darà voce a tutti i lavoratori dello spettacolo dal vivo: musicisti, teatranti, danzatori e circensi che mai sono stati coesi e per questo mai hanno avuto peso nelle decisioni governative, ma soprattutto per denunciare i guasti delle attuali commissioni del FUS che sembrano deliberare in una prospettiva antidemocratica. Le valutazioni dovrebbero essere sottratte al giudizio discrezionale capace di creare concorrenza sleale tra le diverse compagnie.

«Chiediamo al Ministro Bonisoli», ha dichiarato Zingaro, «di far luce su quanto è avvenuto e di intervenire immediatamente per autotutela e di procedere alla nomina di altre commissioni che possano rivalutare le domande di quelle realtà escluse applicando criteri di equa proporzionalità nella redistribuzione delle risorse stanziate o utilizzando ulteriori fondi».

Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati ha detto che «non vuol pensare male, sarà forse perché la commissione ha avuto poco tempo a disposizione per decidere o per un milione di altri validi motivi, fatto sta però, non capisco perché siano state escluse realtà che hanno sempre espresso un’alta qualità artistica».

Renato Greco, direttore artistico dell’Associazione European Choreographic Organization-Italia è stato ancora più esplicito: «Ci rivolgeremo al Ministro della Cultura per contestare le assegnazioni economiche che sembrano non essere il frutto di un logico riconoscimento della verità sia nei riguardi degli esclusi, ma anche degli ammessi. Molte realtà artistiche, trovandosi prive di risorse economiche sono costrette a chiudere e a mandare a casa artisti e tecnici. Abbiamo molti dubbi per come vengono assegnati questi punteggi».

Antonio Iannone, di Fratelli d'Italia ha ribadito: "Il Mibac chiarisca i criteri di assegnazione del Fus".

Cos’è successo in realtà? Sembra che il passato governo, prima di smobilitare abbia nominato in fretta e furia le commissioni che hanno dovuto deliberare le sovvenzioni per il triennio 2018-2020 a tempo di record. I deputati presenti della commissione cultura (oltre a Federico Mollicone di Fd'I, c’erano Cristina Patelli della Lega, Patrizia Marrocco di Forza Italia, Antonio Iannone Fd'I e Nicola Acunzo di 5 Stelle) hanno promesso di chiedere al Ministro di nominare una nuova commissione super partes per capire perché ci sono state queste esclusioni così eclatanti. Perché compagnie che hanno avuto sempre il contributo sono state escluse. «Elaboreremo», hanno concluso, «anche nuove modalità e direttive per l’assegnazione dei premi e speriamo anche di poter aumentare la quota del FUS». 

Tra i promotori del Movimento erano presenti in sala il coreografo Mvula Sungani, Pietro Longhi e Paride Orfei, portavoce dell'arte circense. C'erano inoltre il drammaturgo Angelo Longoni e Marialetizia Compatangelo, presidente del CENDIC, il Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea. Hanno inviato messaggi di solidarietà anche Paola Quattrini e Massimo Dapporto. 

Il Movimento si dichiara apolitico ed è aperto a tutti gli operatori del settore e alle figure professionali dello spettacolo dal vivo. Chiede l’adesione di ognuna di queste figure e per partecipare invita gli artisti e i tecnici a far sentire la loro presenza aderendo su facebook digitando: “Movimento dello spettacolo dal vivo”. Oppure inviando una email a "movimentospettacolodalvivo@gmamil.com"
 

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