“RITRATTI DI RITRATTI”, DI TULLIO PERICOLI

FAVOLOSA GALLERIA DI VOLTI CELEBRI DEL FAMOSO DISEGNATORE

di Cristina Marra 08/06/2023
Letto e recensito
TULLIO PERICOLIReggio Calabria. Ho preso il contenuto di quei cassetti così com’era e l’ho riversato in questo libro, così Tullio pericoli trasforma  suoi brouillons in “Ritratti di ritratti” una favolosa e imperdibile raccolta di volti celebri e un viaggio nel suo mondo creativo.

Pericoli “libera” quei ritratti li lascia parlare e raccontare e il volume diventa anche la scoperta di come l’immagine mentale di un volto si trasferisce sul foglio e uno schizzo ne riporta l’espressione e l’espressività. Tullio Pericoli celebre disegnatore e pittore, dai suoi cassetti e fa uscire schizzi, bozzetti, che diventano le 800 pagine di ritratti  dedicati a scrittori, artisti, letterati da Theodor Adorno a Cesare Zavattini.

Ogni volto si risveglia e dallo schizzo al disegno compiuto  e viceversa inizia a “dialogare” col lettore. L’autore entra nell’anima di ogni personaggio ne coglie l’essenza e la fa propria interpretandola nel suo modo unico e personale.

Come ha più volte rivelato,  per lui l’individuo è nel volto e la sua esperienza gli ha insegnato ad allenare lo sguardo alla lettura dei visi. Anche se il volto è la parte del corpo più scoperta, esposta e  visibile nasconde però dei segreti, dei lati oscuri che forse non sono noti neppure al suo possessore, quindi se il nostro viso racconta di noi stessi, un ritratto va oltre e racconta anche l’artista che lo esegue e la sua relazione con la persona ritratta.

Pericoli è un ritrattista attento, meticoloso, curioso e attraverso una foto indaga l’individuo a cui dedicarsi, come un detective mette insieme indizi, ciò che conosce  e arriva a scoprire per rivelare al meglio l’anima di quel volto. Ricostruisce un volto tante volte, e ogni disegno aggiunge un particolare a quello precedente. In questa successione di volti emerge la vita che sta dietro a quel personaggio, il tempo passato che ha lasciato segni e anche lo scavo nell’interiorità di quell’individuo.

Ritrarre uno scrittore è doppiamente complesso per Pericoli, perché oltre a studiare il suo volto, ne analizza l’opera che è anch’essa parte di quella faccia. Come non restare incantati davanti a Beckett e alle sue mille rughe, agli infiniti mondi creativi di Eco, allo sguardo ipnotico e ambiguo di Kafka o a quello sognante e avventuroso di Stevenson. Ritratti di ritratti è un lungo racconto frutto della convivenza con gli schizzi , gli studi, le prove e gli errori, gli azzardi e gli sforzi che avevano preceduto la loro forma compiuta e il suo gioco creativo Pericoli lo condivide con noi e ci lascia entrare in un modo in cui anche un solo dettaglio racconta una storia, una vita, un romanzo.
 
CRISTINA MARRA

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