RIPRENDE LA RASSEGNA PIRANDELLIANA 2023 NEI GIARDINI DI S.ALESSIO ALL’AVENTINO

LE PRIME TRE STORIE DEL GRANDE COMMEDIOGRAFO SICILIANO SONO BELLAVITA, SGOMBERO, LA GIARA

SALVATORE SCIRE' 08/07/2023
Visto e recensito
PIRANDELLIANA 23Roma. Immaginate il colle Aventino, una chiesa storica come la Basilica di S.Alessio dei PP.Somaschi, dietro la cui abside si stende un suggestivo giardino (dotato anche di pergolati di uva) e con una vista d’incanto sul Tevere e sulla città eterna. Ebbene, un “innamorato” del teatro, come Marcello Amici ne ha fatto una maestosa e ineguagliabile sede per la rassegna estiva dedicata al grande Luigi Pirandello, giusta ormai alla XXVII edizione.

Quest’anno, Marcello Amici ha fatto le cose in grande: a giorni alternati, vanno in scena bel 10 atti unici e il celebre Enrico IV.PIRANDELLIANA 23

Per far comprendere meglio, fino al 31 luglio il martedi e il venerdi il pubblico potrà assistere a: Bellavita, Sgombero, La Giara; mentre il mercoledi e il sabato andranno in scena: L’altro figlio, L’Imbecille, La Verità, La Patente. Il giovedi e la domenica sarà la volta di: La Morsa, L’Uomo dal fiore in bocca, All’Uscita.

Per concludere, dal 1 al 6 agosto l’Enrico IV, lavoro assai impegnativo.
Come si potrà immaginare, l’impegno, per la compagnia, è veramente notevole. Abbiamo avuto modo di assistere al primo trittico in occasione della serata inaugurale. Bellavita ci conduce subito all’interno della originale filosofia pirandelliana: un modesto pasticciere, tradito dalla moglie per un ricco e potente notaio, all’improvvisa scomparsa di lei, impone la sua presenza al professionista: in fondo, sono “uniti” dal dolore per la perdita di una comune moglie (o amante).  
PIRANDELLIANA 23
Nell’impegnativo ruolo del notaio, abbiamo apprezzato Massimiliano Ferretti, mentre Ezio Provaroni ha interpretato molto bene la parte dell’avvocato amico dei due rivali in amore. Marcello Amici dà anima e sentimento al pasticciere Bellavita, ben rendendo l’intento pirandelliano nel disegnare il profilo psicologico di questo  incredibile personaggio!

Lo  Sgombero è un intenso e impegnativo monologo: una figlia che parla con la madre appena defunta, la cui sagoma si intravede sul letto di morte.  Ci è piaciuta molto la giovane Marina Benetti, che ha saputo dare la giusta intensità al personaggio della figlia, impegnata in un passaggio di vita estremamente difficile, ben miscelando dolore e risentimenti, ricordi e nostalgie tristi. La Giara, infine, fin troppo famosa per accennare alla storia.

Don Lollò, irascibile e deciso, è molto bene interpretato da Massimiliano Ferretti; anche qui l’avvocato è Ezio Provaroni (una piacevole conferma), mentre zi Dima, il curioso ed originale “conciabrocche”, nonché inventore di un mastice miracoloso, è ancora Marcello Amici, che dà il giusto spessore a questa commedia che si rifà al tema della “roba” e del possesso della stessa.

Nel complesso, abbiamo assistito a una piacevole rappresentazione, un ulteriore omaggio al grande scrittore agrigentino, grazie alla forte volontà di Marcello Amici, che è l’animatore, organizzatore e regista di tutta l’operazione, grazie alla sua “Compagnia delle Maschere”.
Ci sembra doveroso ricordare tutti gli altri attori che recitano al loro fianco, in questi tre lavori, ma anche negli altri otto (impresa per tutti particolarmente impegnativa): Andrea Giannelli, Francesca Sampogna, Mariaelena Pagano, Federico Giovannoli, Tiziana Narciso, Luca Mandara, Michela Marconi, Caterina Lo Bue, Francesco Meriano, Martina Pelone, Marco Tonetti, Pier Giorgio Dionisi.

Idea perfetta, per una bella serata di teatro, da godere subito dopo uno dei più bei tramonti romani!PIRANDELLIANA 23
 
SALVATORE SCIRÈ
 
Fino al 6 agosto
Basilica di S.Alessio all’Aventino
Piazza S.Alessio, 23 – Roma
Info e prenotazioni: 06.6620982

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