“QUANDO C’E’ LA SALUTE” - FISICA O MENTALE... C’È DIFFERENZA?

RIDERE, SORRIDERE E RIFLETTERE AL TEATRO DELLE MUSE CON DUE MALATI PIÙ O MENO IMMAGINARI

di Salvatore Scirè 18/10/2022
Visto e recensito
MUSERoma. Al Teatro Delle Muse ha appena debuttato un interessante lavoro scritto e diretto da Geppi Di Stasio, che ne è anche coprotagonista, insieme a Wanda Pirol e Rino Santoro.

Si tratta di una commedia assai particolare, scritta qualche tempo fa, sicuramente prima del lockdown, in cui l’Autore si diverte ad indagare ed esplorare quei meandri della psiche umana, che a volte ci possono condurre a risultati inattesi.  E in questo caso, il sottotitolo ci aiuta non poco, a capire di che si tratta!!!

Tutto nasce da una situazione paradossale: Giovanni e Bruno se ne stanno beatamente ricoverati in un nosocomio da oltre un decennio!  Patologie?  Non si capisce bene, con indagini diagnostiche infinite che chiariscono e confondono; o che addirittura vengono rifiutate dal paziente, se non di suo gradimento!

Non solo, ma i due ipocondriaci malati più o meno “immaginari” (tanto per citare Molière), hanno reazioni contrapposte nei confronti delle rispettive mogli, le quali puntualmente, tutti i giorni, nell’orario di visita, li vanno a trovare. Bruno è ansioso di rivedere la sua dolce Loredana, mentre Giovanni, quando gli si para innanzi Lucia, si innervosisce; e appena può la manda via!

In questa storia di “coppie” incerte e, de facto, separate da una lunghissima degenza, si inseriscono altri due personaggi, la caposala donna Carmela (una che conosce bene in suoi pazienti, anzi... li saprebbe riconoscere anche guardando soltanto il loro lato B, visto che nessuno si salva dalle sue sapienti siringhe! E già che ci si trova, donna Carmela fa il caffè per tutti, ovviamente a 50 centesimi! Insomma, arrotonda!MUSE

L’altro personaggio interessante è il serioso Primario, che è entrato in confidenza stretta con i due pazienti: dopo 10 anni, ci si può confidare di tutto, anche cose intime e personali. Una di queste cose, però, sconvolge il precario equilibrio psichico dei due pazienti decennali! Anzi, sembra che le loro attitudini si invertano, addirittura.

E così donna Carmela ne approfitta per... liberare i letti con uno stratagemma.

Ecco, Geppi Di Stasio, con la sua colta sensibilità, ha voluto mettere a fuoco gli aspetti psicologici della malattia, dimostrando che l’inadeguatezza mentale può somatizzarsi, fino a diventare male fisico (o qualcosa che gli somiglia? O che viene percepito come tale?)

Sviluppando queste problematiche, la commedia scorre piacevolmente, come sempre interpretata con la consueta bravura da tutti gli attori della compagnia stabile del Teatro Delle Muse

I tre protagonisti,  Wanda Pirol (Carmela), Rino Santoro (Giovanni)  e Geppi Di Stasio (Bruno), danno vita ad altrettanti personaggi carichi di colore e di pregnante umanità, incarnandone desideri e debolezze, con una razionalità che si confonde con un pizzico di sana follia.
Accanto a loro sul palco ben figurano Carlo Badolato (il “Primario” ospedaliero, rigido ma a volte... anche elastico!), nonché Roberta Sanzò e Marisa Carluccio, nei ruoli piccoli ma significativi delle due mogli (Loredana e Lucia).
Un lavoro nel complesso piacevole, di ottimo livello artistico, ben interpretato e ben diretto. Che ci fa ridere, sorridere, ma anche riflettere!
 
 
fino al 13 novembre 2022
Teatro delle Muse
Via Forli 43, Roma
Info: 06.44233649 – 06.44119185 – 349.8953207
www.teatromuse.it
 

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