“ÈPOS – ILIADE, ODISSEA, ENEIDE”, IL MITO COME FONDAMENTO DELLA NOSTRA CIVILTÀ

AL TEATRO ARCOBALENO LA POTENZA DELLA PAROLA REGNA NELL’ARTE SCENICA DI VINCENZO ZINGARO

di Vito Bruschini 30/04/2023
Visto e recensito
epos zingaroRoma. Gli aggettivi che mi vengono in mente per suggerire ai nostri lettori la valenza di questa messinscena sono: potente, avvincente, suggestiva. Immaginate un concerto fatto di parole, sostenuto da una partitura musicale di altissimo livello capace di tradurre i momenti topici dello spettacolo in suoni coinvolgenti e massimamente evocativi, e che quelle parole sono i versi di poeti che si chiamano Omero e Virgilio.

Mettete un attore di nome Vincenzo Zingaro, mattatore assoluto dello spettacolo, capace di trasfigurarsi in eroi mitici come Ettore, Ulisse, Enea, contrastato da Piero Sarpa (Achille) che riesce a tenergli testa e vi assicuro non è roba da poco…epos zingaro

ma non è finita, perché la tensione evocativa del racconto è sostenuta anche da Annalisa Amodio e Sina Sebastiani, attrici dalle voci melodiose che commentano e introducono le azioni dei nostri eroi e con vocalizzi ci trascinano ora tra la polvere delle mura di Troia, ora tra le onde selvagge dello Stretto, dominio dei mostri Scilla e Cariddi ora tra le Sirene che con le loro voci incantatrici, cercano di attrarre l’eroe di Itaca. Ecco, questo è Èpos, l’apoteosi del mito, dove Vincenzo Zingaro ha saputo fondere in un unico racconto tre momenti dei principali testi che sono alla base dell’intera cultura occidentale: l’Iliade, l’Odissea e l’Eneide.

La visione drammaturgica di Vincenzo Zingaro è viva, appassionata, vibrante, così come la sua interpretazione, capace di far sentire lo spettatore sul campo di battaglia, a pochi passi dal clangore delle lame, dal sibilo del giavellotto di bronzo scagliato contro l’avversario con forza da supereroe, sulla nave in balia di terribili mostri marini o nella desolante atmosfera dell’oltretomba.

epos zingaroA fare da sfondo a questo spettacolo, reso ancor più coinvolgente da una sapiente partitura musicale del Maestro Giovanni Zappalorto, c’è una scenografia altamente evocativa (realizzata da Cristiano Paliotto e illuminata magistralmente da Giovanna Venzi) che ricorda una parete di roccia aguzza, ostica, impossibile da scalare, ma nel contempo suggerisce anche invalicabili, mostruose onde che sembrano frangere contro la vita degli eroi, indifesi esseri umani. In fondo, le vicende narrate da Omero e Virgilio sono come quelle cime irraggiungibili o quelle onde inaccessibili, che gli eroi cercano di valicare con tutte le loro forze, chi con astuzia, chi con la furia dell’anima, chi con la purezza dei gesti.

E se a volte non riusciranno nell’impresa, la consolazione sarà quella di averci almeno provato.
I musicisti (che suonano rigorosamente dal vivo),sono Giovanni Zappalorto (Tastiere), Debora Guerrini (Tastiere), Francesca Salandri (Flauti),Rodolfo Demontis (Percussioni).


L’evento è inserito nelle celebrazioni nazionali dedicate alla poetessa Giovanna Bemporad (grande TRADUTTRICE dell’ODISSEA e dell’ENEIDE), per il centenario della sua nascita, inaugurate a Roma, il 23 aprile presso la GALLERIA NAZIONALE D’ARTE MODERNA, con le letture di alcuni passi dell’ODISSEA nella traduzione della celebre poetessa, letti da Vincenzo Zingaro, in un simbolico passaggio di testimone.epos zingaro

Dichiara l’organizzatore delle celebrazioni, Pierpaolo Pascali: “L’Odissea e l’Eneide: da Giovanna Bemporad a Vincenzo Zingaro. Come la Bemporad, con la sua celebre traduzione in versi dell’Odissea e dell’Eneide (a cui dedicò gran parte della sua vita), è riuscita a rendere contemporanei Omero e Virgilio, così Vincenzo Zingaro (premiato recentemente dalla Camera dei Deputati come “eccellenza nazionale”, per il suo significativo impegno nel Teatro classico), ha conservato la memoria del Teatro classico, riportando in vita autori altrimenti dimenticati. Entrambi, la Bemporad nelle Lettere e Zingaro nel Teatro, hanno sentito il bisogno di riallacciarsi alla grande tradizione del passato, con un atto di coraggio in un’epoca in cui conta solo il presente e si inseguono le mode”.

epos zingaroVITO BRUSCHINI
TEATRO ARCOBALENO
 
Dal 28 APRILE al 7 MAGGIO 2023 (venerdì e Sabato ore 21,00 – Domenica ore 17,30)
La Compagnia CASTALIA e la Compagnia MAURI-STURNO
presentano
ÈPOS – Iliade, Odissea, Eneide
di Omero e Virgilio
Drammaturgia e Regia Vincenzo Zingaro
con Vincenzo Zingaro
Annalisa Amodio, Sina Sebastiani, Piero Sarpa
 
Giovanni Zappalorto (Tastiere), Debora Guerrini (Tastiere),
Francesca Salandri (Flauti),Rodolfo Demontis (Percussioni)
Musiche Giovanni Zappalorto – Disegno Luci Giovanna Venzi
Fonica Valerio Burdo
 
Teatro Arcobaleno
Roma - Via F. Redi 1/a tel. 06.44248154 – 06.4402719

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