OSCAR GIANNINO SI RIPASSI I VINCOLI DI KEYNES SUL PAREGGIO DI BILANCIO

La politica della stabilità dei prezzi è una camicia di forza che sta soffocando la nostra capacità produttiva

di Filippo Russo 15/03/2018
L'Analisi
KeynesROMA. L’articolo di fondo de “Il Messaggero” del 14 marzo, a firma di Oscar Giannino, criticava ragionevolmente il progetto di reddito di cittadinanza proposto dai 5 Stelle.

A causa delle maglie troppo larghe del “filtro”, verrebbe concesso a troppi, anche a chi svolge un lavoro in nero o non ha nessuna voglia di lavorare. D’altra parte senza “filtri” adeguati non sarebbe di stimolo alla buona occupazione e costerebbe troppo, 60 miliardi e non i 20 previsti. Fin qui tutto bene.

Poi però Giannino allarga il discorso per concludere che la politica del pareggio di bilancio, nei periodi non recessivi, come l’attuale, sarebbe stata auspicata anche da Keynes.

C’è un “a monte” taciuto o ignorato da Giannino: Keynes considera fisiologici per una sana economia il 4% di disoccupazione ed il 4% d’inflazione annua. Quindi il suo “pareggio di bilancio” prevede comunque uno squilibrio fra entrate ed uscite dello Stato, a favore delle uscite, compensato dall’inflazione programmata.

Ma soprattutto considera le economie, che superano del doppio o del triplo il livello “fisiologico” di disoccupazione, quand’anche non fossero considerate in recessione, come “malate”, incapaci a dare risposte adeguate ai bisogni dei cittadini.

La politica della stabilità dei prezzi è una camicia di Nesso, per l’Ercole economico Europa, che sta lentamente ed inesorabilmente soffocando la nostra immensa capacità produttiva.
Consigliamo quindi Giannino di tornare a studiare e invochiamo Keynes di tornare dall’Ade: vienici a salvare!

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