L’UNITÀ D’ITALIA NASCE DA UN BROGLIO ELETTORALE

4) IL LATO OSCURO DELLA SPEDIZIONE DEI MILLE

di Filippo Russo 01/05/2018
Storia Segreta d'Italia
lato oscuro dei m illeLa “Spedizione dei Mille” fu lasciata partire da Cavour e da Napoleone III, per evitare che Garibaldi intervenisse contro i brogli elettorali del plebiscito di Nizza: i Nizzardi si sentivano italiani, quindi le schede con i “sì” alla Francia nelle urne le avrebbero messe i poliziotti francesi in luogo degli abitanti della città.

Cavour forse pensava che Garibaldi fosse destinato all’ingloriosa fine toccata al Pisacane, comunque, per non correre rischi, gli fece sequestrare i fucili nuovi, acquistati con una sottoscrizione.
Abba e Mario ci hanno raccontato, in maniera mirabile (sono fra le migliori pagine di prosa dell’800), la parte “in chiaro” dell’epopea garibaldina.
Pertanto ci limiteremo alla parte “oscura”.

A Marsala i Mille furono salvati da una nave inglese, che si mise in mezzo, impedendo ad una cannoniera napoletana di bersagliare le navi di Rubattino.

A Calatafimi i Mille, per lo più armati con fucili che non erano in grado di sparare, per le ragioni che s’è detto, non ce l’avrebbero mai fatta, se un generale napoletano non avesse deciso di perdere, dopo aver incassato un cospicuo assegno. Con finale tragicomico: lo stesso generale morì d’infarto, avendo scoperto, dopo essere rientrato a Palermo, che l’assegno era “in bianco”-

Sempre gli Inglesi convinsero, come si mormorò, con qualche promessa e qualche “mancetta”, la potente guarnigione di Palermo a sgomberare, via mare, la città, mentre la battaglia poteva ancora esser vinta, tanto più che i Garibaldini non avevano aiuto dalle navi piemontesi alla fonda nel porto.

Ma soprattutto quale oscura ragione spinse Vittorio Emanuele II a chiedere, di nascosto, a Garibaldi di proseguire nella guerra, anche dopo che Francesco II s’era convinto ad adottare il tricolore, a concedere l’indipendenza alla Sicilia, a ripristinare la costituzione, ad allearsi coi Piemontesi?

Quando Garibaldi ricevé, in segreto, l’ordine del Re, certamente pensò che Vittorio Emanuele avesse sposato la causa sua e del Mazzini: far nascere un’Italia davvero democratica e laica, libera dal dominio austriaco e dalle ingerenze francesi. Si sbagliava. Il Re desiderava solo profittare del momento per sbarazzarsi di Francesco II, per puro, gretto interesse dinastico, il Re vedeva in Francesco un rivale, essendo questi, a differenza di sé, per parte di madre, discente diretto di Vittorio Emanuele I.

Lo sbarco dei Garibaldini a Marsala innescò la rivoluzione antiborbonica dei Siciliani. Lo sbarco dei Garibaldini in Calabria diede l’avvio ad una serie di oscure trame e complotti prodromi della più grande tragedia del Mezzogiorno, quella atroce guerra civile, che fu eufemisticamente definita “Guerra al brigantaggio”.

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