LE TERRE IMMAGINATE- UN ATLANTE DI VIAGGI LETTERARI- A CURA DI HUM LEWIS JONES

VIAGGI CON LA MENTE E CON IL CUORE IN TERRE ASSAI LONTANE O VICINISSIME A NOI

di Cristina Marra 07/10/2019
Letteratura
cristina marra viaggi terre Reggio Calabria. Quanto si sogna e quanto si fantastica guardando una mappa? Luoghi lontani, incantati, misteriosi che si vorrebbero raggiungere o esplorare. Succede a tanti autori di “viaggiare” seguendo le mappe che inseriscono nei loro libri o incuriositi e attratti da altre da cui hanno tratto ispirazione o che hanno creato di propria mano durante la stesura di una storia.

Vedere raccolte in libro di pregio le mappe letterarie care a autori e illustratori celebri non è un’emozione da poco e succede con “Le terre immaginate” un atlante di viaggi letterari edito da Salani. Poco piu’ di 250 pagine che propongono un poderoso atlante di viaggi che parte dal prologo di Philip Pullman e termina con un congedo di Chris Riddell, inframmezzati da quattro parti sulla scrittura, credenza, creazione e lettura delle mappe.

Di viaggi seguendo rotte immaginarie o reali ne sa tantissimo Hum Lewis-Jones, curatore del volume, storico dell’arte, curatore di mostre e autore apprezzato, è anche un viaggiatore che ama navigare per mare su piccole imbarcazioni nell’Antartide e nel Pacifico. Se la sua casa ha le pareti tappezzate di mappe, nel volume ha voluto inserire una geografia del ricordo e della nostalgia e si augura che l’atlante possa indurre il lettore a “riflettere di più sulla cultura visiva e sulle immagini create dalla fantasia umana”.

Il volume diventa anche una sorta di diario dei viaggi letterari e intimi degli autori che si raccontano e svelano facendoci conoscere il loro legame col mondo delle mappe, le loro avventure che risalgono all’infanzia o le loro scoperte tardive. Un racconto nel racconto che trasforma le tante mappe in materia di indagine non solo all’interno del mondo immaginario e fittizio di ogni scrittore ma anche nelle loro esperienze personali o professionali.

Quasi tutti gli autori fanno cenno alla loro infanzia, al momento in cui è scattato quel rapporto di amore e passione verso le mappe. “Tutte le mappe sono prodotti dell’immaginazione umana. Sono scritture provenienti dal pensiero e dal ragionamento e incarnano ogni sorta di racconto”, scrive Lewis-Jones, che non riesce a immaginare un mondo senza libri e senza mappe, queste ultime “funzionano come metafore, come illustrazioni e come ornamenti e il loro linguaggio e il loro stesso disegno sono largamente usati in molti tipi di scrittura, dagli idiomi accademici alle filastrocche per bambini”.

Il fascino esercitato dalle mappe è anche quello che sulla mappa non c’è e cioè “i bordi, le aree vuote, le terre di confine, molti scrittori ne sono inevitabilmente attratti”, spazi vuoti che Conrad, per esempio, in “Cuore di tenebra “ affida alle fantasie del marinaio Marlow.

L’atlante delle terre immaginate raccoglie mappe di diverse dimensioni che gli autori o gli editori inseriscono nei libri, ma anche schizzi utili agli scrittori per la storia o mappe di luoghi che l’hanno ispirata. Così il libro riunisce le mappe di classici della storia e della letteratura  disegnate da autori o ispirate da scrittori anni prima  della  creazione dei loro libri. Con l’atlante si riesce a compiere un’esplorazione di mondi nuovi, di paesaggi selvaggi, frutto dell’immaginazione attraverso le geografie del cuore e del ricordo.

“Una mappa è anche qualcosa che fa cominciare una storia,  un generatore di idee”, scrive  Cressida Crowell, “disegnare una mappa è un modo meraviglioso di comunicare con il proprio inconscio”. L’autrice ricorda il rapporto col padre e le sue mappe sono quelle che risiedevano nella sua mente già da bambina.

E poi, come non ricordare Robert Louis Stevenson che nel 1881 per accontentare il figlioccio disegnò la mappa dell’isola del tesoro che gli ispirò il suo romanzo di pirati e, ispirato a sua volta da Stevenson, Robert MacFarlane iniziò a scrivere una lunga serie di libri su isole e mappe.

Con “Le terre immaginate” si viaggia con la mente e col cuore in mondi lontani da noi o vicinissimi, basta lasciarsi affascinare dai disegni e calarsi su un’sola, una foresta, un mare popolati da creature fantastiche o realistiche. Si impara anche a leggere le mappe esplorando terre ignote e misteriose o fiabesche, si diventa esploratori e ricercatori di avventure, naviganti o un po' pirati e  come scrisse Stevenson “ mi dicono che ci siano persone a cui non interessano le mappe, ma trovo difficile crederlo”.

Titolo “Le terre immaginate”
Autori Vari
Curatore Hum Lewis-Jones
pp. 256
Editore Salani
Prezzo euro 35,00

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