“LE DISSOLUTE ASSOLTE – LE DONNE DI DON GIOVANNI” AL TEATRO LO SPAZIO

QUANDO UNO SPETTACOLO DIVENTA “CULT”! O ADDIRITTURA EVENTO!

di Salvatore Scirè 28/03/2022
Visto e recensito
LE DISSOLUTE ASSOLTERoma. “Le Dissolute Assolte” è una creazione di Luca Gaeta, autore e regista della pièce. Dalla sua idea ne ha fatto una suggestiva opera teatrale, itinerante e suscettibile di innovazioni, che vive e si rinnova da diversi anni. Infatti, la versione che è andata in scena al Teatro Lo Spazio, è stata molto differente, rispetto a quella vista in passato al Teatro in Campo, ad esempio!

Il sottotitolo della pièce è “le donne di Don Giovanni”. E infatti, l’idea fondante risulta essere appunto un omaggio al personaggio mozartiano e al suo fedele servitore Leporello. Molte sono le citazioni tratte dal famoso libretto di Lorenzo Da Ponte (il quale, nel sottotitolo del melodramma, indica Don Giovanni come “il dissoluto punito”).

E Leporello illustra con dovizia di dettagli il famoso “catalogo” delle conquiste di cui si parla nella celebre opera di Mozart.
Ebbene, l’intuizione dell’Autore sta proprio nel riproiettare la figura del grande amatore e seduttore in un bordello più o meno dei nostri tempi, in cui le ragazze, che si alternano in diversi monologhi, piangono e rimpiangono Don Giovanni, di recente scomparso. E raccontano il loro incontro, la passione, l’amore, il dolore per la perdita.  Ci piace riportare alcune annotazioni di regia:LE DISSOLUTE ASSOLTE

“Il Teatro diventa così una casa chiusa, piena di sensualità e mistero, dove si raccontano le donne sedotte dal Don Giovanni: figura che non rappresenta solo la seduzione dell’uomo che mira alle donne e poi se ne libera, ma anche dell’essere umano che vuole assecondare i propri piaceri senza pensare ad altro, affondando sempre più nel vizio, anche a scapito della morale. Queste Donne decidono di “chiudersi” in un convento di amletica memoria, un oscuro bordello in cui “espiare” la propria dissolutezza. Si racconta la loro storia e il loro incontro con il Don Giovanni, come un percorso a ritroso nel cuore di tenebra dell’uomo. Le parole sondano l’anima nera di chi prende senza trattenere, ama senza toccare il cuore, vuole senza avere. Le donne come bellissimi corpi da ferire, e dalle cui ferite nascono i fiori del male che curano le nostre pulsioni.”

Se questa è l’esaustiva presentazione autorale dell’opera, possiamo aggiungere che tutto l’evento si trasforma in un  happening prima ancora di entrare: alcuni attori attendono gli spettatori fuori dal teatro e li intrattengono simpaticamente, spiegano ciò che avverrà, offrono da bene ai presenti. Finalmente, Leporello ( interpretato con molta efficacia da Marco Giustini ) fa entrare il pubblico, che accede in un ambiente carico di suggestione, e prende posto al lume di candele, mentre varie ragazze aspettano nella loro “stanza/postazione” 
ed eccole, finalmente le nostre splendide ospitiGiulia Morgani, (che introduce la pièce sbucando da un lenzuolo), Alessia Fabiani, energica e affascinante, Valentina Ghetti, che emerge sensualissima da una vasca, Nela Lucic, in versione di procace DJ; e ancora Glenda Canino, Priscilla Micol Marino, Raffaella Paleari, Martina Palmitesta, Annamaria Zuccaro, Lucia Rossi, e Tina Tripodo sensuale lap-dancer.

Dopo il tutto esaurito registrato al  Teatro Lo Spazio  dal 17 al 20 marzo, lo spettacolo andrà in tournée prossimamente in diverse località nel Lazio. 

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