LA FORTUNA CON L’EFFE MAIUSCOLA CON RAFFAELE DE BARTOLOMEIS

DEBUTTO EMOZIONANTE E PUBBLICO IN DELIRIO DI RISATE AL TEATRO PETROLINI DI ROMA

di Salvatore Scirè 27/11/2022
Visto e recensito
la fortuna con la f maiuscolaRoma. Al Teatro Petrolini di Roma ha debuttato  La fortuna con l’Effe maiuscola, una celebre commedia scritta da Eduardo De Filippo e Armando Curcio.

Lo spettacolo è stato accolto con grande calore dal pubblico presente in sala. Insomma, un successo!

Questa pregiata opera ci restituisce il fascino ed il colore della Napoli del secondo dopoguerra, essendo stata scritta per ricreare un clima di allegria, per risollevare il morale di un popolo particolarmente provato. In sostanza, una scrittura drammaturgica dominata dal tema della povertà e intrisa di quel suggestivo mix  di filosofia popolare spiccia, fatta di pensieri spesso anche profondi ma anche di superstizioni, di rispetto per l’autorità in genere, unito all’arte di arrangiarsi nei limiti del lecito, o quasi....

E’ la classica commedia in cui la comicità non nasce dalle semplici battute, bensì dalle situazioni che risultano comiche (o tragicomiche) e che dalle battute vengono poi esaltate.  E da tutto quanto sopra, ne deriva una “morale” ben precisa: chi nasce povero, è destinato a restare povero, perché “le mille lire, anzi i milioni comunicano con gli altri milioni e tendono a riunirsi!”la fortuna con la f maiuscola

A volte, può anche capitare che la “fortuna” si trovi a passare (in questo caso sotto forma di eredità made in USA), ma puntualmente qualcosa va storto. E se la si vuole inseguire a tutti i costi per afferrarla, allora ci sta un prezzo da pagare! Non aggiungiamo altro sulla trama, anche perché abbastanza conosciuta; né vogliamo rivelare comunque dettagli a chi vi si accosta per la prima volta, ovvero non ricorda come va a finire.

Possiamo affermare con sicurezza di aver assistito a uno spettacolo di grande livello, in primis grazie al bravissimo e vulcanico  Raffaele De Bartolomeis che ne è protagonista e regista; e che è stato capace di assemblare un cast di attori di grande spessore, credendo in un progetto complesso ed ambizioso.

Sotto il profilo meramente attoriale, Raffaele è stato perfetto, senza inutili eccessi di comicità,  e restando fedele il più possibile al testo eduardiano: ha saputo così proporre con grande credibilità ed efficace vis comica il ruolo di Giovanni, il protagonista. Ha diretto abilmente un cast di 13 attori (lui compreso), seguendo con estrema cura e pignoleria la ricerca anche dei dettagli scenici e costruendo dei personaggi che si sono rivelati vincenti.

Accanto a lui brillano di luce propria Mario Sapia, (nel ruolo di Enricuccio, il figlio adottivo piuttosto infantile, che poi risulta essere la causa costante dell’innesco comico), Imma Priore (che veste i panni della moglie Cristina) e Michela Scrocca, che impersona donna Concetta la portiera.

Bravissimi anche tutti gli altri: Giulia Morgani (la sensuale donna Amalia),  Gabriella Iovino  (che interpreta donna Virginia la veggente) e Giorgia Rumiz  (sua nipote  Luisa), Nicola Di Lernia (il notaio), Matteo Lombardi  (l’Avvocato),  Raffaele Palma (don Vincenzo, il marito di Amalia) ; Luca Di Cecilia (il barone), Cesare Felici (il medico) e Massiliano Ferretti (il Brigadiere).

Belle e in sintonia con l’ambientazione le musiche composte da Enrico Truffi e gradevoli le scene di Riccardo Polimeni.
In conclusione, uno spettacolo sicuramente da non perdere.
 
Fino al 4 dicembre (da giovedi a domenica)
Teatro Petrolini  – Roma (Testaccio)
Via Rubattino 5, Roma
Info: 06.5757488
www.teatropetrolini.it 
 

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