“LA FANCIULLA POETESSA E L’UOMO CICCIONE” DFI LEILA MIRKA

L’AUTRICE È DI ORIGINE PERSIANA, MA ROMANA D’ADOZIONE

SALVATORE SCIRE' 11/08/2023
LETTO E RECENSITO
LEILARoma. Di solito si scrivono favole per bambini. A volte, però, può anche capitare di scrivere favole per grandi! E’ il caso di Leila Mirka, una scrittrice che viene da lontano, da una terra magica che da sempre accende la fantasia di tutti noi.

Nata a Teheran, dove si è formata come giornalista, scrittrice e sceneggiatrice, si è trasferita in Italia, dove vive dal 2005. Ovviamente, ha continuato i suoi studi e le sue esperienze letterarie. Ormai abbastanza a suo agio nella nostra lingua, ha deciso di pubblicare un libro di racconti brevi, dal titolo La fanciulla poetessa e l’uomo ciccione, pubblicato dalla Casa Editrice Albatros.

Si tratta di racconti fantasiosi, che vengono percepiti come favole assai particolari, permeate di un surrealismo onirico e spinto, che a volte si tinge di “horror”, di crudo cinismo, di umana cattiveria.LEILA

Il racconto che dà il titolo a tutta la raccolta narra la storia di una città ipotetica - una città stato irreale - in cui una diciottenne, che sogna di diventare scrittrice e poetessa, si innamora di un uomo esageratamente ciccione, diventato tale dopo aver bevuto un’acqua magica, così magica che... Beh, forse, non è il caso di rivelare altro!

A nostro parere, nel linguaggio fiabesco ed esageratamente surreale di Leila Mirka, si cela la voglia di mettere a nudo i vizi dell’umanità: specialmente l’ingordigia, l’egoismo, la voglia di potere e anche di strapotere fine a sé stessa.
E le favole, in questo modo, assumono il ruolo di suggerire un’alternativa in positivo.

E così sfilano sotto gli occhi del lettore personaggi come “Il Campione”, “Il Piccolo Principe e la Rosa”, “La Porta Serrata” e via discorrendo.

Un libro curioso, che ispira curiosità! Buona lettura!
 
Salvatore Scirè

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