“LA DIVINA COMMEDIA”, OPERA MUSICAL DEL MAESTRO MARCO FRISINA

DEBUTTO AL TEATRO BRANCACCIO ED È SUBITO SUCCESSO

SALVATORE SCIRE' 17/02/2024
VISTO E RECENSITO
DIVINA COMMEDIARoma. Accolta con grande favore dal pubblico, al Teatro Brancaccio ha debuttato LA DIVINA COMMEDIA Opera musical, uno spettacolo dotato di una sua marcata suggestione, che deriva dall’incontro fra il testo, ispirato al capolavoro di Dante Alighieri, le musiche scritte da un compositore di spicco quale Marco Frisina, specializzato in musica sacra, e l’uso massiccio delle nuove tecnologie (proiezioni, luci laser 3D etc.). Un mix di successo, ancor più rafforzato dal livello del cast artistico.

La produzione è della MIC INTERNATIONAL COMPANY: un impegno niente male: complimenti!

Ma entriamo più nel dettaglio. I testi originali (ispirati al poema dantesco, ovviamente, con delle citazioni integrali di alcuni versi) sono di Gianmario Pagano e Andrea Ortis, che non solo ne ha curato la regia ma interpreta anche il ruolo di Virgilio. Le musiche, come si diceva, sono di Marco Frisina mentre la voce narrante è quella inconfondibile di Giancarlo Giannini. Le coreografie sono firmate da Massimiliano Volpini.DIVINA COMMEDIA

Prima di andare oltre, ricordiamo le scenografie di Lara Carissimi, molto suggestive, con tanta, tanta tecnologia usata in chiave creativa, che si integrano alla perfezione con le fantasmagoriche luci di Valerio Tiberi e con i video proiettati su schermo traslucido di Virginio Levrio.

Possiamo tranquillamente dire che lo spettacolo ci racconta un fantastico e magico viaggio attraverso Inferno, Purgatorio e Paradiso in 3D, facendo immergere il pubblico “nell’immensità sublime che solo il padre della lingua italiana ha saputo creare nelle tre cantiche. E in questo viaggio teatrale, dove la tecnologia è elemento essenziale della narrazione, tutti gli spettatori, anche i più giovani, possono ammirare, comprendendola appieno, la grandezza del Sommo Poeta.”

Nelle note di regia leggiamo ancora: Un mondo che nasce da un libro, un libro che è scritto... parte da qui questa grande avventura... dalla più grande opera d’ingegno letterario di tutti i tempi... una storia che nel suo sviluppo, inizia (Inferno), si evolve (Purgatorio) e si compie (Paradiso) consegnando a tutti una Divina Commedia intatta e completa...

La condizione di quest’uomo e del suo genio è la condizione stessa del suo limite, della sua profonda umanità; e in teatro, il teatro lo rende “presente”, solo tempo possibile a teatro, unica scelta ammessa, per questo vero, tangibile, credibile, all’interno di. Questa verità teatrale, costruita su scenografie versatili, coreografie acrobatiche, costumi suggestivi, proiezioni in 3D di ultima generazione, condotta su musiche orchestrali emozionanti, è pelle, carne e sangue di un uomo modernissimo, attuale, vivente. Questa verità teatrale riduce le distanze, porta con sé il genio fiorentino attorno e addosso a chi, oggi, con occhi giovani si affaccia curioso e affamato... a vivere la propria, personale, libera... “commedia”.


DIVINA COMMEDIAIn queste frasi del regista/autore si compendia bene l’essenza dello spettacolo e lo scopo che persegue.

La storia narra le fasi di un viaggio: il viaggio più fantastico e surreale che si possa immaginare; Dante, viene preso per mano da Virgilio e condotto tra le bolge infernali, tra i momenti di espiazione del Purgatorio, fino al sublime Purgatorio, dove finalmente il Sommo Poeta potrà rivedere la sua Beatrice.

Durante le due ore di rappresentazione, riaffiorano nello spettatore i ricordi liceali grazie a personaggi come Caronte, Paolo e Francesca, Pier delle Vigne, Ulisse, il Conte Ugolino, Pia de’ Tolomei, Catone.

Un viaggio delle meraviglie, degli stupori, che porteranno l’uomo Dante a cantare l’esaltazione dell’amore, sia quello umano, che si materializza nella visione di Beatrice, sia quello mistico e fideistico  (l’Amor che muove il sole e le altre selle).

Lo spettacolo è certamente da vedere: alcune scene risultano particolarmente efficaci e sorprendenti sin dall’inizio, quando Dante si perde nella famosa “selva oscura”, dove la tecnologia la fa da padrona.

Poeticamente bello il momento dedicato a Paolo e Francesca, altro simbolo dell’amore terreno; e ancora le misteriose foreste pietrificate di Pier delle Vigne, fino ai laghi ghiacciati dove sconta la sua condanna nelle tenebre più fitte il conte Ugolino.

Molto incisiva e drammaticamente toccante la scena di Ulisse che fa partire la sua barca tra le onde tempestose e perigliose del mare.

Poi l’approdo sulla spiaggia del Purgatorio, dove incontrerà Pia de’ Tolomei e Matelda, ma arriva purtroppo anche il momento in cui dovrà separarsi da Virgilio.  E finalmenteDIVINA COMMEDIA il Paradiso, con l’amata Beatrice e la Luce Eterna.
Ovviamente non entriamo nella poetica dantesca, che è roba da letterati. Ci limitiamo a parlare dello spettacolo grandioso che è stato messo su con grande abilità e fantasia. Uno spettacolo che riesce a rendere bene l’allegoria di un cammino ideale, in cui l’uomo-poeta racconta il suo sentire, il suo stato d’animo nei confronti della sua epoca, il suo voler quasi voler sfuggire a qualcosa, nella speranza di ritrovare se stesso e i suoi riferimenti affettivi, dopo l’iniziale smarrimento, fino a raggiungere la salvezza per l’eternità.

Una struttura francamente complessa da dirigere e da gestire. Avranno avuto un bel da fare il regista Andrea Ortis e il Direttore Tecnico Gabriele Moreschi!
Nel ruolo di Dante abbiamo potuto apprezzare Antonello Angiolillo, così come Andrea Ortis nella parte di Virgilio. Myriam Somma ha dato vita a Beatrice, mentre Leonardo Di Minno ha vestito i panni di Ulisse/Catone/Guido Guinizzelli.  Valentina Gullace ha interpretato Francesca/Matelda

Mentre Gipeto ha fatto rivivere Caronte/Ugolino/Cesare/San Bernardo, Antonio Sorrentino ha recitato il ruolo di Pier delle Vigne e infine Sofia Caselli ha coperto i ruoli di Pia de’ Tolomei/La Donna.

Molto valido il corpo di ballo, composto da: Mariacaterina Mambretti, Danilo Calabrese, Fabio Cilento, Alice Pagani, Serena Marchese, Arianna Lenti, Raffaele Rizzo Michela Tiero, Alessandro Trazzera.

Dopo il Brancaccio di Roma, lo spettacolo proseguirà la sua tournée a Torino (Teatro Alfieri, dal 25 al 27 gennaio 2024) e a Catanzaro (Teatro Politeama dal 7 al 9 marzo 2024)

Uno spettacolo da vedere sicuramente!
                                              
di Salvatore Scirè
 
fino al 25 febbraio 2024
Teatro  Brancaccio –
Via Merulana 244 – 00185 Roma
Info:  06 80687231 e   botteghino@teatrobrancaccio.it  
www.teatrobrancaccio.it 

Orari: Da martedì a venerdì ore 20.45, sabato ore 16 e ore 20.45, domenica ore 17
prezzi da 40€ a 28€

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