“LA BOHÈME” DI GIACOMO PUCCINI, ESPERIMENTO VINCENTE AL TEATRO VITTORIA

UN’IDEA INNOVATIVA DI SUCCESSO PER AVVICINARE IL GRANDE PUBBLICO AL MELODRAMMA ITALIANO, NEI TEATRI DESTINATI ALLA PROSA.

di Salvatore Scirè 07/01/2022
Visto e recensito
BOHEME TEATRO VITTORIARoma. Al Teatro Vittoria di Roma ha debuttato con calorosa accoglienza da parte del pubblico La Bohème, una delle opere più amate tra i capolavori di Giacomo Puccini, scritta su libretto di Giacosa & Illica.

Coraggiosa e meritoria iniziativa, quella della produzione, di voler portare nei teatri, tradizionalmente dedicati alla prosa, il melodramma, anche se in forma “adattata” alle circostanze.

Infatti, tutta l’opera viene proposta al pubblico presente in sala in versione integrale, ma con i sovratitoli, che consentono agli spettatori di percepire meglio le parole che, se pronunciate in forma cantata, a volte sfuggono. E l’espediente funziona: permette, infatti, di cogliere preziosità linguistiche ed espressive, che spesso sfuggono anche all’orecchio attento dei melomani (a parte quelli che sono muniti del tradizionale libretto!).

Altra caratteristica non da poco è l’assenza dell’orchestra, che in questo caso viene sostituita da un pianoforte. E possiamo assicurare che l’esecuzione pianistica della puntuale trascrizione di tutta la partitura pucciniana è stata eccezionale. E non poteva essere altrimenti: il giovane M° Umberto Cipolla ha saputo ha saputo riprodurre egregiamente le timbriche, l’intensità, il fascino di una grande orchestra.

Gli interpreti sono giovani cantanti, ma anche attori, capaci di muoversi, di piroettare, di ballare, di fare dell’ironia con la mimica e con il gesto scenico. Provenienti da vari Conservatori, ma già con una consolidata esperienza, regalano al pubblico una vocalità interessante e una spiccata sensibilità, indispensabile per interpretare adeguatamente il melodramma pucciniano.BOHEME TEATRO VITTORIA

Coordinati egregiamente dal soprano Amelia Felle, tutti i cantanti hanno saputo trasmettere emozione ed entusiasmo.

Come spesso avviene in allestimenti di questo tipo, i cast sono doppi e si alternano di sera in sera.

Ecco il cast che si è esibito la sera della prima: Flavia Colagioia, Alessandro Fiocchetti, Giorgia Costantino, Vladimir Jindra, Vittorio Ferlan Dellorco, Ivan Caminiti Martin Kurek, accompagnati al pianoforte da Umberto Cipolla.
 Il 5/1, invece si sono esibiti Silvia Susan Rosato Franchini, Joseph Dahdah, Annamaria Borelli, Matteo Torcaso, Vittorio Ferlan Dellorco, Ivan Caminiti Martin Kurek, accompagnati al pianoforte da Victoria Merkulyeva.

Uno speciale complimento va al regista Giancarlo Nicoletti, che ha saputo realizzare un lavoro interessante, che risultasse meno “melodrammatico” (nel senso più classico del termine), e più “teatrale” (nel senso più popolare del termine). Il risultato è stata una Bohème di ottima qualità, molto frizzante, e anche un po’ più vicina ai nostri giorni, grazie all’ambientazione più Anni 30 (grazie anche alle scenografie di Alessandro Chiti e ai costumi di Vincenzo Napolitano). Il disegno luci è di Daniele Manenti.

Nel complesso un’operazione complessa, coraggiosa e ben riuscita, di cui bisogna dare atto alla produzione Altra Scena e al Teatro Vittoria, che ha ospitato nel suo cartellone un’iniziativa meritoria e di forte valenza culturale e divulgativa.
 
Fino  al 16 gennaio 2022
Teatro Vittoria – P.za S.Maria Liberatrice – Roma  
Info: 06.5740170                                                                                                                              

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