INCONTRO CON GABRIELLA RIPANI RESPONSABILE MARKETING DEL BRAND RIPANI

RIPANI È UN’ECCELLENZA NEL SETTORE DELLE BORSE DI LUSSO, CONIUGANDO ARTIGIANALITÀ, INNOVAZIONE E RISPETTO DELL’AMBIENTE

di Cristina Marra 08/09/2022
Eccellenze Made in Italy
RIPANI ECCELLENZEA Tortoreto, nel cuore dell’Abruzzo, in mezzo a ulivi secolari sorge lo stabilimento Ripani, leader nel settore della produzione di borse di lusso in pelle orgogliosamente Made in Italy. Nata nel 1967, l’azienda che da oltre cinquant’anni produce alta pelletteria apprezzata in Italia e all’estero, è diretta dai fratelli Gabriella, Giorgio e Carla Ripani che portano avanti con tenacia e passione il progetto del padre Aldo. Eccellenza del territorio di Teramo, la Ripani è un brand artigianale e continua la sua mission contaminando l’artigianalità con l’innovazione in nome della sostenibilità e del rispetto ambientale. In che modo produrre borse di pelle può anche aiutare il Pianeta incontrando il gusto di una clientela internazionale?

Ci risponde Gabiella Ripani responsabile della comunicazione e del marketing del brand.

Gabriella, tradizione, innovazione e sostenibilità sono le tre parole chiave del brand Ripani?

Un’azienda familiare come Ripani vede nella tradizione un valore importante, che guida alcune scelte fondamentali come preservare la filiera italiana dei nostri prodotti. L’innovazione è un fattore che ottimizza alcune fasi della progettazione e del processo produttivo, senza snaturare l’artigianalità del prodotto ma permettendo – ad esempio – un minore spreco di materia prima. La riduzione degli scarti di produzione è uno dei nostri approcci alla sostenibilità, a cui riserviamo attenzione, ma senza intaccare la nostra dedizione verso la creazione di borse italiane che possano accompagnare le nostre clienti in ogni momento.

Dagli anni Sessanta a oggi l’azienda è sempre stata gestita dalla famiglia Ripani, quanto è vincente lavorare in squadra e in famiglia?RIPANI ECCELLENZE

Aldo Ripani è il capostipite della famiglia e fondatore dell’Azienda che dal 1967 rende possibile il lusso quotidiano di una borsa autenticamente made in Italy; questa è la missione che anche io e i miei fratelli, Carla e Giorgio, portiamo avanti insieme alle nostre famiglie con passione sin dal nostro inserimento a metà anni ‘80 e poi ancor di più dal 1994 quando abbiamo realizzato il nostro nuovo stabilimento.
Sin da piccoli i nostri figli hanno respirato questa atmosfera e hanno rappresentato il motore che ha spinto alla trasformazione di RIPANI in società Benefit; i nostri giovani attivamente e con professionalità prendono parte alla gestione dell’Azienda. Abbiamo grandi obiettivi, poterli coltivare in un ambiente stimolante e familiare rappresenta una grande opportunità che coniughiamo ogni giorno con l’esigenza anche di una gestione manageriale.

La borsa di lusso è una delle eccellenze manifatturiere italiane, l’Abruzzo conta una lunga tradizione e la vostra sede è a Tortoreto. La sostenibilità parte già dalla sede produttiva?

La scelta di creare borse all’insegna del lusso quotidiano ha sempre rappresentato una sfida per noi; questa si è certamente ampliata con l’incremento della sensibilità verso temi come ambiente, società e governance. La possibilità, per noi, di poter operare in un distretto di grande tradizione pellettiera, rappresenta un’opportunità anche per ridurre le emissioni legate al trasporto di materie prime e semilavorati, nonché l’occasioni di accedere alla competenza di artigiani estremamente qualificati per la produzione dei nostri articoli: anche questa è sostenibilità.

Macchinari ma anche materiali a basso impatto energetico e ambientale?

Il nostro stabilimento produttivo è costantemente aggiornato con nuovi macchinari che – ad esempio – ci permettono di fare a meno di fustelle metalliche per il taglio della pelle; d’altro canto, l’impianto fotovoltaico da 100kW, con 450 pannelli solari posti sul tetto della ns. sede aziendale, permette l’autoproduzione di energia e ha permesso di evitare l’immissione in atmosfera di oltre 1000 tonnellate di CO2.

Dai pellami, ai tessuti, agli accessori, tutte le vostre scelte sono Green?

L’uso della vera pelle rappresenta da sempre l’opportunità di recuperare un sottoprodotto della filiera alimentare, evitando di doverla smaltire o addirittura incenerire. Per i tessuti, abbiamo iniziato a utilizzare materiali realizzati con PET interamente riciclato; gli accessori metallici sono realizzati dai nostri fornitori ricorrendo sempre più frequentemente a materia prima riciclata.
La sostenibilità della filiera produttiva nella pelletteria è un percorso ancora lungo ma che ci vede tra i protagonisti, anche grazie a un’analisi sulla sostenibilità della nostra Azienda svolta durante l’edizione 2020-2022 dell’Executive MBA di Bologna Business School.

RIPANI ECCELLENZENel 1999 nasce il museo della borsa. Cosa espone e a chi è rivolto?

Il ns. Museo – unico nel suo genere in Italia – raccoglie articoli di pelletteria e da viaggio che risalgono sino dal 1790 in un perfetto stato di conservazione. La rassegna è il frutto di pezzi della nostra collezione privata, appartenuti alla nostra famiglia e di una ricerca appassionata e della fiducia di numerosissime famiglie del nostro territorio, che ci hanno donato borse e alcuni oggetti veramente originali e curiosi ma, di grande valore creativo e spesso inconsapevolmente recuperati dopo oltre 150 anni di “vita”.
Il museo è rivolto agli appassionati di moda, e vuole sensibilizzare le nuove generazioni e far conoscere l’importanza e il valore artigianale del Made in Italy del nostro territorio e del nostro bel Paese, di cui cerchiamo di preservare quotidianamente l’integrità e la valenza qualitativa.

Oltre allo studio sui modelli delle collezioni, le borse hanno anche un nome. Chi lo sceglie e in base a cosa?

Sin dall’ideazione della borsa, abbiamo delle ispirazioni che ci conducono a un tema che possa racchiudere l’essenza dell’intera collezione. È proprio all’interno del tema che cerco il nome di ciascuna linea di prodotto, secondo le sue caratteristiche e i suoi stilemi.

Quanto è impegnativo ma anche gratificante produrre qualità?

Chi ha mantenuto, come noi, la produzione in Italia ha dovuto fare i conti sempre più con una riduzione della manodopera qualificata, a cui si è da tempo aggiunta – con recenti impennate – l’incremento dei prezzi delle materie prime. L’effetto della crisi energetica, invece, è notevolmente mitigato dal nostro impianto fotovoltaico.
Il futuro ci mette in guardia ma non ci lascia impietriti, non esiteremo a compiere ogni scelta necessaria per continuare a rendere possibile il lusso quotidiano di una borsa autenticamente Made in Italy e noi la firmiamo RIPANI.

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