I TEATRI TORNINO ALLA CAPIENZA MASSIMA.

LA LETTERA DELL’ATIP AL MINISTRO FRANCESCHINI PER IL RITORNO ALLA NORMALITA’ DEGLI SPETTACOLI DAL VIVO.

Global Press Italia 25/08/2021
Covid e teatro
LETTERA ATIP AL MINISTRO FRANCESCHINIRoma. "Sì al Green Pass come strumento di libertà, ma i teatri tornino alla capienza massima": alla vigilia della prossima stagione teatrale e delle tanto attese riaperture dei luoghi dello spettacolo dal vivo, l'ATIP - Associazione Teatri Privati Italiani lancia un nuovo appello in una lettera inviata al Ministro della Cultura Dario Franceschini perché, si legge nel documento, "un’altra stagione senza poter svolgere piena attività – in misura quanto meno pari al 75% del periodo pre-Covid- il settore privato non se la può permettere".

Sottolineando quanto l'intero comparto teatrale - dopo quasi 2 anni di sostanziale inattività dello spettacolo dal vivo - stia aspettando con ansia di poter ricominciare a lavorare nella massima serenità e in piena sicurezza (per il pubblico e per i lavoratori), l'Associazione -che riunisce le più importanti imprese di Spettacolo dal vivo private italiane- auspica un intervento chiarificatore del Ministro in seguito all'entrata in vigore del Green Pass sulle modalità di accesso e di fruizione, "affinché si fughi ogni dubbio circa l’abbattimento delle ulteriori restrizioni come il distanziamento fisico e il contingentamento delle capienze rispetto alle rispettive agibilità".

L'ATIP sostiene la decisione del Governo di aver introdotto la misura del Green Pass, ma resta tuttavia convinta che "non si può più aggiungere restrizioni a restrizioni: il Green Pass sia piuttosto lo strumento di liberazione per chi si accinge a tornare ad assistere a Spettacoli teatrali, facendo della propria vaccinazione un mezzo di libertà e non già un ennesimo filtro limitativo".

Oltre a chiedere alle Istituzioni di riportare le sale alla massima capienza, l'Associazione presieduta da Massimo Romeo Piparo auspica che "si lascino le mascherine come unico dispositivo di protezione per le aree comuni o per quando si lascia il proprio posto, al pari di quanto già previsto per il settore della ristorazione": questo per evitare che si rimandi ancora per il pubblico la possibilità di godere di un momento di intrattenimento culturale senza tensioni né paure.

ED ECCO IL TESTO INTEGRALE DELLA LETTERA AL MINISTRO FRANCESCHINI

OGGETTO: RIAPERTURA TEATRI CON GREEN PASS.
Dopo quasi due anni di grande sofferenza e la quasi totale assenza di attività teatrale nel settore dello Spettacolo dal vivo privato, sta per arrivare il momento della verità per l’intero comparto: un’altra stagione senza poter svolgere piena attività – in misura quanto meno pari al 75% del periodo pre-Covid- il settore privato non se la può permettere. 

Questa premessa serve a porre sul tavolo del confronto tra la Vs. Istituzione e l’ATIP, l’Associazione che racchiude le più importanti imprese di Spettacolo dal vivo private italiane, il tema delle riaperture con Green Pass. L’ATIP chiede fortemente un intervento chiarificatore del Sig. Ministro On. Dario Franceschini affinché si fughi ogni dubbio circa l’abbattimento delle ulteriori restrizioni come il distanziamento fisico e il contingentamento delle capienze rispetto alle rispettive agibilità, con l’entrata in vigore del Green Pass.

ATIP è fermamente convinta della bontà della decisione dell’uso del Green Pass come strumento per accedere ai luoghi di Spettacolo dal vivo, e sosterrà il Governo in questa azione di “rispetto sociale” e di “sostegno” alla campagna vaccinale. Ma è altresì fermamente convinta che non si possa più aggiungere “restrizioni” a “restrizioni”: il Green Pass sia piuttosto lo strumento di liberazione per chi si accinge a tornare ad assistere a Spettacoli teatrali, facendo della propria vaccinazione un mezzo di libertà e non già un ennesimo filtro limitativo. 

Si riportino le sale alla loro massima capienza e si lascino le mascherine come unico dispositivo di protezione per le aree comuni o per quando si lascia il proprio posto (al pari di quanto già previsto per il settore della ristorazione). Lo spettacolo dal vivo ha bisogno di tornare a vivere e può farcela se tutti insieme contribuiamo al sostegno dello strumento del Green Pass.

Ciò che invece ne decreterebbe la sicura triste fine, sarebbe continuare a seminare nel potenziale pubblico quella percezione di forte limitazione, spingendolo a procrastinare sine die quel tanto desiderato momento di ritorno alla normalità in cui il concedersi un momento di “intrattenimento culturale” e di “nutrimento dell’anima” possa corrispondere ad un meritato “premio” piuttosto che ad una “sofferenza”. 
Fiduciosi in un Suo positivo accoglimento della nostra accorata istanza, Le confermiamo la nostra totale disponibilità a collaborare e a renderci alfieri di una
rinascita che può e deve avvenire - mutuando una terminologia molto in voga in questo periodo- “se non ora…quando!”.

ATIP - Il Presidente



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