ELEZIONI: IL 4 MARZO VADO... AL MARE

Dieci milioni di indecisi, i sondaggi indicano che nessun governo è possibile e allora che fare?

di Salvatore Scirè 27/02/2018
L'Analisi
Elezioni 4 marzo 2018ROMA - A quanto pare, andrà a votare il 61% degli elettori. E questa, in effetti, non è una bella cosa. Astensione primo partito, allora? Forse... Al limite, anche una forte astensione potrebbe risultare utile, alla lunga, se solo la classe politica – oggi quanto mai scadente e malvista – facesse un provvidenziale bagno d’umiltà e ragionasse sulle possibili cause del malcontento diffuso.
Anche chi scrive, probabilmente, non andrà a votare: e così cerco di spiegare perché  “andrò al mare”, anche se non è ancora epoca di bagni!  Io mio è un ragionamento personalissimo, ma credo che molti elettori potrebbero fare ragionamenti simili.
Resta inteso che le valutazioni ed opinioni che seguono sono soltanto frutto di un mio personale parere e non costituiscono affatto una linea politica redazionale. La nostra testata, infatti, è libera e disponibile a ospitare opinioni di tutti.

IL PIATTO PIANGE
E’ chiaro che se il piatto piange l’appetito non viene. Una volta, ai tempi delle “ideologie”, la gente andava a votare e metteva la croce sul “suo” partito: democristiani, socialisti, comunisti, missini, liberali, repubblicani... quelli erano e quelli restavano.  Poi, con il crollo dei muri e delle barriere di vario genere, la gente ha cominciato a ragionare un po’ fuori dagli schemi. Insomma, partiti o coalizioni che siano, i voti non se li portano più da casa; e per fortuna l’alternanza sta diventando realtà anche in Italia. Parallelamente è cresciuta la disaffezione, anche per il decadimento qualitativo dell’offerta politica.

ANALISI IMPIETOSA
Cominciamo da quello che era il partito di maggioranza, il PD. Debbo riconoscere che gli ultimi governi qualcosa di buono l’hanno fatto: specialmente in campo economico. Per carità nulla di straordinario, ma il PIL una leggera ripresa l’ha registrata, grazie anche alla ripresa dell’economia mondiale. Purtroppo, il suo segretario Matteo Renzi ha commesso diversi errori. E credo non se ne sia reso ancora conto, ma il carattere quello è: supponente e altezzoso (non posso dimenticare il “Fassina chi?”.... e io sono lontano anni luce da Fassina, tanto per dire!). Proviamo a ricordarne alcuni di questi errori. Per prima cosa, ha fortemente sottovalutato il problema dell’immigrazione selvaggia, che oggi la gente sente e percepisce come un problema primario ed urgente, con una sensazione di fastidio e di insicurezza. Il PD, secondo una certa tradizione di sinistra, pensa di poter imporre la sua ideologia buonista e terzomondista, in quanto depositaria della verità infusa.  Purtroppo, il “palazzo” e i suoi inquilini vivono in un’altra dimensione; magari, se provassero a mettersi una barba finta e girare tra la gente, nei mercati, nelle stazioni, sui mezzi pubblici, forse capirebbero.
Renzi addirittura è andato a Bruxelles per chiedere licenza di sforare il deficit, impegnandosi in compenso ad accogliere, anzi, ad andare a prendere le centinaia di migliaia di clandestini in arrivo sulle coste africane.  Idea che peraltro conteneva una furbata, anzi due: primo, gli amici degli amici intascano svariati milioni di euro; secondo gli immigrati non pensano neppure lontanamente a restare nel nostro sgangherato Paese, ma hanno voglia di andare oltre le Alpi, quindi noi facciamo gli “splendidi” e poi li rifiliamo agli altri paesi. Purtroppo, i paesi vicini nel frattempo hanno chiuso le frontiere e così ce li siamo dovuti tenere in casa, con tutte le conseguenze che vediamo quotidianamente. Gli italiani non hanno approvato questa scelta politica e hanno punito fortemente (o stanno per punire) il PD. Renzi, purtroppo, non ha capito che così facendo regalava l’Italia a Berlusconi. Sarebbe ancora più grave se l’avesse capito e non avesse fatto nulla per evitarlo. 

Passiamo ora dall’altro lato della barricata:
Berlusconi con il centrodestra ha governato una dozzina di anni: ha fatto solo disastri, in campo economico, (pessima soprattutto la gestione dell’euro alla sua entrata in circolazione, che ha innescato la decadenza dell’economia), debito pubblico aumentato di un 30% circa (vado a naso, ma mica tanto...) disastro nell’ordinamento penale, però, oggi, nell’arco di un anno circa, la coalizione ha riacquistato consensi: non per meriti propri, certamente, ma per demerito del PD, come si diceva prima. E rischia pure di uscire vincitrice dalle urne!  E continuano a propinare cose irreali.  Tra le tante perle, ne cito solo una: il Cavaliere ha detto che proporrà un referendum per l’elezione diretta del Capo dello Stato. Tradotto, una riforma costituzionale fatta per referendum!!!!!!! (tra l’altro, è previsto solo quello abrogativo e non propositivo). Siamo ormai alla sagra paesana: venghino, venghino, signori... insomma, chi la spara più grossa vince (vizio che tocca un po’ tutti, dall’abolizione di leggi Fornero varie al reddito di cittadinanza, ovvero quattrini per tutti!!!). A mio avviso, un’asse tra i forzisti e i sovranisti di Lega e FDI non lascia presagire nulla di buono

I 5 Stelle
Hanno un solo merito oggettivo (sempre a mio giudizio!): aver rotto il duopolio sinistra/destra. Oggi siamo di fronte a una situazione tripolare. Poi, tante belle parole, ma all’atto pratico, in quanto a capacità di governo.... ho seri dubbi. Inoltre, non dimentico un “peccato originale”: nel 2013, dopo il successo alle politiche, tutti i grillini eletti, con il guru Beppe, sono stati ricevuti dall’ambasciatore USA. Nulla di antiamericano, da parte mia; anzi.... ma la cosa mi è suonata strana e stonata!
Escludendo i fantasiosi Liberi e Uguali, ovvero i nostalgici di Casa Pound e Forza Nuova.... meglio andare al mare!  Ma purtroppo c’è la neve che incombe!!!!!!!!!!!!! Ce ne faremo una ragione, come dice Matteo: andremo in montagna!  
Una speranza: che finisca pari e patta! Così saranno costretti a mettersi d’accordo! Magari mettendo insieme le cose migliori di tutti e tre i poli! O le cose peggiori?

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