“CLITEMNESTRA, IL PROCESSO” DI ALMA DADDARIO

POTENTE RAPPRESENTAZIONE DI UNA DONNA CHE URLA LE SUE PASSIONI AL MONDO CHE L’HA GIÀ CONDANNATA

Global Press Italia 27/08/2023
ANTEPRIMA TEATRO
CLITEMNESTRARoma. Clitemnestra è passata alla storia, grazie a Omero (Odissea) , Eschilo (Orestea), Euripide (Ifigenia in Aulide), come il prototipo della donna adultera e assassina, che ha commesso l’orrendo delitto di uccidere lo sposo appena tornato vincitore dalla guerra.

Una donna che dà libero sfogo alle proprie passioni, modello opposto a quello di Penelope, che aspetta fiduciosa il ritorno di Odisseo mantenendosi fedele. Questa lettura, dà una visione parziale di questa figura “inquietante” della mitologia greca .

Nella riscrittura di Alma Daddario la vicenda viene tradotta in una polifonia di condanne: tutte le voci del mito, Cassandra, Agamennone, Oreste ed Elettra intervengono - ora carnefici, ora vittime - per confermare una sentenza già scritta. Il senso comune, il preconcetto, si fanno coro di un verdetto esemplare che contrappone le azioni maschili da quelle femminili, riconoscendo legittimità alle prime e condanna alle seconde, secondo le leggi di una società patriarcale dura e crudele.

Nella messinscena, in forma di teatro, danza e musica, Clitennestra non cerca assoluzioni, non si giustifica, ma ripercorre ogni istante con sgomento per la violenza subita, vissuta... prima come giovane sposa e madre, poi come madre e regina, infine come donna.

Il destino di Clitemnestra, figlia di Leda e Tindareo, era segnato fin dalla nascita da una maledizione di Afrodite che l’aveva condannata, assieme alla sorella Elena, ad essere adultera.

Fu data in sposa al re di Pisa, Tantalo, e da lui ebbe un bambino.

Agamennone, re di Micene, mosse guerra a Pisa: la conquistò e uccise Tantalo. Ma la sua ferocia non si fermò qui, prese il bambino che Clitemnestra stringeva al seno, e lo scagliò contro una roccia, uccidendolo.
Clitemnestra fu rapita condotta a Micene come bottino di guerra, e costretta a divenire la sposa dell'assassino di suo marito e di suo figlio.

Da Agamennone ebbe quattro figli: Ifigenia, (significa “nata da violenza”) Crisotemi, Elettra e Oreste. Ma la vicenda si complica ulteriormente. Dopo il rapimento di Elena, quando i principi dell'Ellade si riunirono nel porto dell’Aulide per salpare alla volta di Troia, il vento non era propizio alla partenza delle navi. Agamennone decise di sacrificare sua figlia Ifigenia, convinto dai principi alleati, perché gli dèi propiziassero la spedizione. Malgrado le suppliche di Ifigenia e quelle di Clitemnestra, la ragazza venne sacrificata. All’interno di questo spettacolo la figura di Clitemnestra, compie una progressiva trasformazione: da vittima a giustiziera dei torti subiti.

Il dolore per la perdita dei figli diventa un tormento insopportabile che si trasforma in un odio feroce che alimenta e la vendetta. Il tradimento con Egisto, funzionale al suo progetto, porta Clitemnestra all’uccisione di Agamennone, ma non basta: la sua furia si scarica anche verso l’incolpevole Cassandra e sui gemelli da lei avuti. Cerca di uccidere anche il figlio, fedele al padre, ma Oreste viene salvato dalla sorella Elettra, che lo convince a vendicare la morte del genitore.CLITEMNESTRA

Clitemnestra è infelice. Non c’è nessuno che la difenda o comprenda le sue ragioni. È sola. È un’assassina, e come il giudizio “comune” ritiene, non può essere assolta . Ben diverso sarà il verdetto su Oreste, il matricida, che verrà perdonato del suo delitto, un vero e proprio “delitto d’onore”. E il caso Clitemnestra qui deflagra oltre il giudizio storico e morale, per diventare monito e voce di tutte le donne violate, nel fisico e nello spirito, in guerra e nel privato.
 
L’autrice:
Alma Daddario vive e lavora a Roma. Ha collaborato con la scrittrice Dacia Maraini nell’organizzazione di corsi di scrittura eatrale e narrativa presso il Centro Internazionale Alberto Moravia. Fa parte della giuria del premio teatrale: “Ombra della Sera” nell’ambito del estival Internazionale del Teatro Romano di Volterra, è membro onorario della prestigiosa “Accademia dei Sepolti” per meriti teatrali e letterari.

È tra gli autori del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea CENDIC, dove organizza incontri tematici sulla scrittura teatrale.

È direttrice artistica della rassegna di inediti teatrali: “Opra prima” per la rete dei Teatri di Pietra. Ha pubblicato saggi sulla scrittura creativa, e tra i libri: “Se scrivere potesse dire” (interviste a sette scrittrici internazionali – prefazione di Sandra Petrignani) e “Strani frutti e altri racconti”, con una nota introduttiva di Dacia Maraini e la prefazione del Prof. Aldo Carotenuto. Ha pubblicato la raccolta di testi teatrali: “Oltre la quarta parete”, e del 2021 le biografie di dodici artiste, “Uccise dal talento”, con la psicologa dell’arte e critica Paola Dei, per le edizioni Porto Seguro. Ha ideato e curato l’antologia di scrittrici contemporanee italiane: “Arripizzari, tessitrici di storie” per la casa editrice Le Commari.
 
Lunedì 28 agosto 2023
 
Nell’ambito della rassegna
I SOLISTI DEL TEATRO
GIARDINI DELLA FILARMONICA – Via Flaminia, 118 – Ore 21.30
XXIX EDIZIONE
 
MDA PRODUZIONI DANZA
Presenta
 
CLITEMNESTRA, il processo
 
di Alma Daddario
 
regia Sebastiano Tringali coreografia Aurelio Gatti
costumi Marina Sciarelli Genovese
 
con Carlotta Bruni , Elisa Carta Carosi, Matteo Gentiluomo
Rosa Merlino, Luca Piomponi, Paola Saribas  e Valeria Contadino (nel ruolo di Clitemnestra)
 
Info: teatronovantuno@gmail.com
almadaddario@yahoo.it
380 7862654
 
Info e prenotazioni:
Giardini della Filarmonica Romana_ Via Flaminia,118 (Piazza del Popolo)
Tutti gli spettacoli inizieranno alle ore 21:30
e-mail: teatronovantuno@gmail.com
tel.: 3807862654 www.isolistidelteatro.it
Biglietti: Intero 15 euro - Ridotto 13 euro (età under 25, over 65)
Gruppi minimo 6 persone: 10 euro
Orario botteghino: 18:30-22:00
Ristorante: L'ingresso è libero e aperto a tutti dalle ore 18
 
Ufficio Stampa “I Solisti del Teatro”
Maresa Palmacci tel. 348 0803972; palmaccimaresa@gmail.com
In collaborazione con Carla Fabi e Roberta Savona
tel. 338 4935947- carlafabistampa@gmail.com – savonaroberta@gmail.com
 
 

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