CHE FATICA DIVENTARE UOMO, "L'AMORE FINCHÈ RESTA" DI GIULIO PERRONE

LA MATURITÀ TARDIVA DI TOMMASO ALLA RICERCA DI UNA DIGNITÀ PERDUTA RACCONTATA CON APPASSIONATA SENSIBILITÀ DA PERRONE.

di Cristina Marra 25/02/2019
Letto e recensito
giulio perrone l'amore finché restaReggio Calabria. Che rischi comporta l'amore? Forse che duri, come recita l'aforisma di Wilde in esergo al romanzo, o che non si riconosca, si respinga o non si sappia trattenere? Un grande enigma l'amore, forse per questo Tommaso, protagonista di "L'amore finché resta" di Giulio Perrone, s'impone delle regole per non cedere al sentimento, per schivarlo a favore di un rapporto falso con la ricca moglie Lucrezia, che gli consente di mantenersi uno stile di vita alto, tanti agi e zero responsabilità.

Quarantenne romano, attico in via Giosuè Borsi con annesso studio da terapeuta, una BMW ultimo modello, sposato da undici anni con la figlia del notaio Altomonti, la fonte del suo benessere e dei suoi lussi, Tommaso, passa inaspettatamente dall'essere martello a fare l'incudine: la moglie lo lascia "senza troppi convenevoli. Con fermezza e decisione".

La sua colpa è aver trascurato pure quella "parvenza di sentimento da riaccendere al momento giusto" per lasciarsi stordire da rapporti con amanti saltuarie e da quello più assiduo con Anna ed essere quindi rimpiazzato. Perrone lascia che a parlare del suo nuovo status di single senza un soldo sia lo stesso Tommaso in prima persona che si racconta a carte scoperte, senza filtri come davanti a uno specchio che finalmente riflette la sua immagine più vera e rivela la sua reale identità. Il protagonista,  come prigioniero di un incubo da cui non riesce a svegliarsi, perde tutto, fa le valige e si ritrova  al punto di partenza, catapultato indietro al tempo dell'adolescenza nella casa popolare dei genitori che la madre Iole, vedova, deve ancora finire di riscattare.

Costretto a lasciare anche il figlio Piero, Tommaso si sente solo, è solo! Passato e presente si rincorrono e tanti non detti, parole impresse nella mente e nel cuore, insoddisfazioni o incomprensioni pian piano hanno un significato nuovo che sa di esperienza, di affetto, di famiglia. Lo sconforto cede presto il posto a un "rimboccarsi le maniche" che Tommaso sente come il consiglio di molti e si ritrova a fare il barista come da ragazzo, ma stavolta per mantenere il figlio e aiutare la madre piena di debiti. Una sfida anche con se stesso, e non si vergogna a tornare dietro il bancone e cercare di fare il possibile per sbarcare il lunario.

Tommaso impara a scoprire anche la normalità nel suo rapporto col figlio che, in fondo conosce poco, e la riapprezza grazie al sapore semplice di un panino con la frittata mangiato mentre sono diretti allo stadio a tifare Roma, anche se adesso sono a bordo dello scassato maggiolone rosso del '73 appartenuto a suo padre. Non poche le difficoltà economiche che Tommaso deve fronteggiare e inizia così il suo percorso di formazione, una maturità tardiva ma necessaria che lo investe come l'odore forte delle cipolle e della salsa di zia Gina o la genuinità dei discorsi in romanesco dell'amico tifoso Roberto.

Nel microcosmo del bar di Gianni, Tommaso osserva i clienti, serve caffè ai tavoli e dispensa dritte e incrocia anche lo sguardo di una giovane donna con un nome che comincia per “Elle” ma che non è Lucrezia. La quotidianità, con le piccole grandi soddisfazioni di sentirsi utile e di poter contare su selezionati ma veri amici come Lorenzo, gli restituisce pure la dignità e gli offre una chance inaspettata. Rimettersi in discussione a quarant'anni, cedere alle nuovi leggi del mercato per fare soldi subito ma a costo di perdere e guadagnare cosa? A chi dovrà rinunciare?

Tommaso in un'altalenante flusso di riflessioni sollecitate dalla sua voglia di essere finalmente e soltanto se stesso, fa la scelta che segna la volta nella sua vita.  Perrone racconta una storia in cui molti si ritrovano in uno dei tanti personaggi simbolo che la rendono corale. Tommaso non rappresenta solamente un marito fallito, un padre superficiale, un figlio assente ma anche un uomo che vuole leggersi dentro e scrollarsi gli stereotipi e i clichè dettati dalla società, con Tommaso, l'autore racconta e svela rapporti tra un padre pieno di incertezze e un figlio che sa fronteggiare le emergenze,  e ancora tra un figlio unico indeciso  e una madre vedova che tenta ancora di aprire la porta alla fortuna per riscattarsi, tra un giovane che ha abbandonato il suo quartiere d'origine e quando torna non si rende conto di quanto tempo è passato e di come sia cambiato. Un romanzo sull'amore e sulla sua intrigante "pericolosità" ma anche sul tempo che passa e che ci lascia delle tracce che non vogliamo vedere ma che ci rendono più forti e veri.  

Incipit: "Sono sempre stato sicuro che la storia con mia moglie sarebbe  finita con la scoperta di uno dei miei tradimenti..." 

"L' amore finchè resta"
Giulio Perrone
Editore Harper Collins
Euro 16,00
 

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